Al Vinitaly gran successo per i vini biologici della Puglia


VERONA - IL futuro e' Bio. Pubblico numeroso al padiglione pugliese per l'incontro dedicato a vini biologici e ambiente. Una vera e propria full immersion in uno dei temi caldi del mondo vitivinicolo che ha catalizzato l'attenzione di numerosissimi giornalisti e di diversi produttori di vini biologici. "La Puglia conta circa 6.000 aziende certificate bio - ha raccontato Dario Stefano, Assessore all'Agricoltura della Regione Puglia - un autentico patrimonio che ci mette ai vertici tra le regioni italiane in questo settore. E' giusto parlare di innovazione ma senza dimenticare che proprio questo tipo di agricoltura e' quella che consente il recupero della tradizione, delle radici piu' autentiche. Tra l'altro, tutto questo porta a una diversificazione dell'offerta, in grado di soddisfare tutte le esigenze r tutti i palati. Noi dell'Assessorato stiamo investendo sforzi e risorse sulla produzione di vini biologici e notiamo con soddisfazione come tutto cio' stia coinvolgendo in modo prepotente le nuove generazioni di agricoltori, humus indispensabile per il futuro".
Nel corso dell'incontro, che ha visto intervenire diversi nomi del giornalismo enogastronomico e che ha visto la conduzione di Michele Peragine del Tg3 Puglia e di Alessandro Scorsone, volto della rai e grande sommelier, c'e' stato spazio anche per l'antica querelle tra coloro che sostengono che i vini "naturali" non siano all'altezza dei vini "tradizionali" e i fans dei vini bio.
"In realta' si tratta di una polemica sterile - ha tagliato corto Nicola Rossi, produttore pugliese di vini biologici - in quanto esistono semplicemente vini buoni e vini meno buoni. E in ogni caso ritengo che anche i critici piu' feroci dovranno convenire sulla crescita qualitativa registrata dai vini "naturali" negli ultimi anni. Senza contare che il consumatore ricerca sempre piu' la differenza tra vini di differenti territori e, da questo punto di vista, sono i vini biologici quelli che al momento sembrano i piu' adatti a uscire dall'omologazione gustativa imperante". Quindi il futuro e' bio. "Certamente l'agricoltura bio ha assunto un ruolo ormai fondamentale - ha concluso Dario Stefa'no - e la Puglia, muovendosi con intelligenza e in anticipo, ha assunto un ruolo guida non solo in Italia ma anche in Europa".