TARANTO. ''Alla luce di quello che emerge dall'ordinanza di custodia cautelare, se quest'ultima dovesse essere confermata, il fatto che Sabrina possa aver condizionato psicologicamente la zia Concetta in tutte le settimane in cui le e' stata vicina durante la scomparsa della figlia, indirizzando i suoi pensieri su false piste, e' devastante''. Lo dice l'avvocato Walter Biscotti, uno dei legali della famiglia di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana, in provincia di Taranto, uccisa lo scorso 26 agosto dallo zio reo confesso, Michele Misseri, con la complicita', secndo quanto accertato finora, della figlia Sabrina.
Per diverse settimane, gli inquirenti e la stessa madre di Sarah, avevano pensato ad altre piste come quella rumena e quella di Facebook. ''Quando disse di indagare sulla famiglia - aggiunge Biscotti - la signora Concetta mai penso' alla nipote e alla sua famiglia''. Anzi, al contrario, per alcuni giorni gli inquirenti si concentrarono sul padre di Sarah, secondo quanto scrive il gip, anche sulla base di una deposizione di Sabrina risalente all'8 settembre.
Altrettanto ''devastante'', aggiunge Biscotti, sarebbe scoprire che dal telefonino di Sarah sono partiti degli sms anonimi verso il cellulare di Sabrina, in uno dei quali, come scrive il gip, c'era un messaggio 'mamma sto bene nn ti preoccupare', ''suscettibile - scrive il giudice - di indirizzare le indagini verso la fuoriviante ipotesi dell'allontanamento volontario''.
Per diverse settimane, gli inquirenti e la stessa madre di Sarah, avevano pensato ad altre piste come quella rumena e quella di Facebook. ''Quando disse di indagare sulla famiglia - aggiunge Biscotti - la signora Concetta mai penso' alla nipote e alla sua famiglia''. Anzi, al contrario, per alcuni giorni gli inquirenti si concentrarono sul padre di Sarah, secondo quanto scrive il gip, anche sulla base di una deposizione di Sabrina risalente all'8 settembre.
Altrettanto ''devastante'', aggiunge Biscotti, sarebbe scoprire che dal telefonino di Sarah sono partiti degli sms anonimi verso il cellulare di Sabrina, in uno dei quali, come scrive il gip, c'era un messaggio 'mamma sto bene nn ti preoccupare', ''suscettibile - scrive il giudice - di indirizzare le indagini verso la fuoriviante ipotesi dell'allontanamento volontario''.
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