TARANTO. "Non ci sorprende il provvedimento del tribunale del Riesame poiche' il quadro indiziario nei confronti di Sabrina era molto grave". Lo dicono gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, legali della madre di Sarah Scazzi, la ragazza di 15 anni di Avetrana in provincia di Taranto, uccisa lo scorso 26 agosto, dopo la decisione del Tribunale del Riesame del capoluogo ionico che ha rigettato l'istanza di scarcerazione presentata dai difensori di Sabrina Misseri, in carcere dallo scorso 15 ottobre con l'accusa di concorso in omicidio volontario e sequestro di persona.
"Cio' significa -aggiungono i legali- che allo stato almeno quattro giudici, oltre al pubblico ministero, ritengono Sabrina gravemente indiziata dell'omicidio di Sarah. E questi, ad oggi, sono i fatti. Questo non significa che Michele Misseri, cui va dato atto del contributo dato alle indagini, debba essere glorificato come molti fanno. Invece di rivolgersi subito ai carabinieri - concludono gli avvocati Biscotti e Gentile - ha scelto la via peggiore. I fatti da lui compiuti rimangono di una gravita' giuridica e morale inaudita".
"Cio' significa -aggiungono i legali- che allo stato almeno quattro giudici, oltre al pubblico ministero, ritengono Sabrina gravemente indiziata dell'omicidio di Sarah. E questi, ad oggi, sono i fatti. Questo non significa che Michele Misseri, cui va dato atto del contributo dato alle indagini, debba essere glorificato come molti fanno. Invece di rivolgersi subito ai carabinieri - concludono gli avvocati Biscotti e Gentile - ha scelto la via peggiore. I fatti da lui compiuti rimangono di una gravita' giuridica e morale inaudita".
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