TARANTO. ''Papa' e' troppo bravo, non lascia piste''. E' quanto avrebbe affermato davanti agli inquirenti della Procura della Repubblica di Taranto Michele Misseri, riferendo una frase che gli avrebbe detto la figlia Sabrina durante il periodo della scomparsa di Sarah Scazzi, 15 anni, per l'omicidio della quale si trovano entrambi in carcere. Questa frase sarebbe stata riferita durante l'ultimo interrogatorio dell'uomo lo scorso 5 novembre. Michele Misseri avrebbe anche riportato agli inquirenti una frase che avrebbe pronunciato nei suoi confronti la figlia Sabrina a proposito del cellulare di Sarah Scazzi, di cui l'uomo finse il ritrovamento il 29 settembre scorso ad Avetrana, a distanza di poco piu' di un mese dalla scomparsa della 15enne: ''Ma speriamo che il cellulare risulta da 45 giorni la', senno' siamo tutti fregati''.
Inoltre, a una domanda del procuratore aggiunto Pietro Argentino circa il momento in cui Sabrina avrebbe pronunciato quella frase, il padre della giovane ha risposto: ''''me lo ha detto il giorno del cellulare''.
Sabrina, dicendo quella frase, si riferisce al posto dove il cellulare venne ritrovato e cioe' tra alcune sterpaglie bruciate proprio dal padre. In realta', si scopri' dopo che si trattava di una simulazione di Michele Misseri.
Inoltre, a una domanda del procuratore aggiunto Pietro Argentino circa il momento in cui Sabrina avrebbe pronunciato quella frase, il padre della giovane ha risposto: ''''me lo ha detto il giorno del cellulare''.
Sabrina, dicendo quella frase, si riferisce al posto dove il cellulare venne ritrovato e cioe' tra alcune sterpaglie bruciate proprio dal padre. In realta', si scopri' dopo che si trattava di una simulazione di Michele Misseri.
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