Sarah, Misseri disse a Sabrina: "La responsabilità me la prendo io"

TARANTO. C'e' un altro passaggio essenziale dell'interrogatorio del 5 novembre di Michele Misseri, quello in cui accusa la figlia Sabrina di essere l'unica autrice del delitto di Sarah Scazzi avvenuto ad Avetrana, in provincia di Taranto, lo scorso 26 agosto. Ed e' quello relativo al momento in cui, dopo il delitto, l'uomo avrebbe detto alla figlia che lui si sarebbe assunto la piena responsabilita' del fatto, oltre a prendersi il compito di nascondere il cadavere.
''Oh, benissimo. Adesso come mai vi siete assunto... lei si e' assunto tutta la responsabilita' di questo fatto?'', chiede il procuratore aggiunto del Tribunale della citta' jonica Pietro Argentino che, insieme al pm titolare delle indagini, Mariano Buccoliero ha sempre condotto le audizioni. ''mi dispiaceva che io gia' ero uomo grande e lei era... "Una ragazza di 22 anni'', completa la frase Argentino. E Misseri continua ''eh. Che non si rovinasse la ...''.
''Ma questo e' stato concordato fra voi?'', lo interrompe il procuratore. ''no, ho detto io, 'Non dire niente a nessuno. La responsabilita' me la prendo io, dico che sono stato io'. Ho detto. Mia moglie non sapeva... nessuno, nessuno, nessuno sapeva niente. Si e' saputo solo quel giorno che siamo andati noi al pozzo, vi ricordate?'', chiede Misseri a proposito della sera del 6 ottobre quando confesso' la prima volta (assumendosi lui la piena responsabilita' del delitto e non coinvolgendo nessun altro) e quindi porto' gli investigatori al pozzo di contrada 'Mosca' in cui aveva gettato il cadavere della nipote. ''Si''', risponde Argentino.

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