BARI. ''Ci si chiede dove sia il reato, atteso che i parenti si sono limitati ad inviare da casa di un fratello di Misseri un telegramma in carcere in cui proponevano al congiunto la nomina di un avvocato di fiducia''. E' quanto scrive in un comunicato Vito Russo, uno dei difensori di Sabrina Misseri, indagato per tentato favoreggiamento, insieme all'avv. Gianluca Mongelli, del foro di Taranto. ''Perche' la Procura - chiede Russo - dovrebbe ipotizzare un reato in tale proposta, cosi' limpida e lineare, visto che si trova davanti ad una lecita situazione che avviene tutti i giorni in tutte le carceri italiane?''.
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