"Yara è viva ed è in un casolare"

BERGAMO. Spunta un nuovo testimone chiave nella vicenda di Yara Gambirasio, la ginnasta tredicenne scomparsa 23 giorni fa a Brembate Sopra. L'uomo avrebbe notato la giovane precisamente nell'atrio della palestra che porta all'uscita principale. Sarebbe sicuro dell'ora perché l'avrebbe letta poco prima sull'orologio sul cruscotto della sua auto, dopo aver parcheggiato. Una testimonianza senza dubbio preziosa perché consente di accorciare il "buco" temporale fra l'uscita di Yara dalla palestra (che a questo punto è da considerarsi non alle 18,30 ma oltre le 18,42) e l'ultimo segnale del suo telefonino, localizzato in una "cella" di Brembate Sopra alle 18,55. "L'ho vista mentre entravo", ha precisato l'uomo. "L'ho vista all'interno della palestra, l'ho già detto sia ai carabinieri, sia alla squadra mobile della polizia. Sono assolutamente certo che fosse lei, perché la conosco".
A questo punto il vuoto temporale si riduce a soli 11 minuti. Prevale dunque l'ipotesi che Yara, uscita dalla palestra, si sia incamminata normalmente verso casa e che lì, sul tragitto, lungo quei 700 metri di buio che la separavano da via Rampinelli 48, abbia incontrato chi l'ha fatta sparire nel nulla.

"YARA E' VIVA" - Intanto una lettera per Paola Gambirasio, madre di Yara contenente il messaggio di un medium e' stata sequestrata al centro di meccanizzazione postale di Genova dai carabinieri. Nel messaggio, il sedicente medium indica un 'casolare in provincia di Bergamo' e asserisce che la tredicenne ''e' viva e si trova in compagnia di altre ragazzine''. Stamani forze dell'ordine e volontari hanno ripreso le ricerche a Mapello e Villa d'Alme'.

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