Lecce-Bari: i tifosi biancorossi protestano per il costo del biglietto
di Nicola Zuccaro
All'indomani della decisione presa dal Comitato Interprovinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica relativamente alla riapertura delle porte per il derby Lecce-Bari in programma giovedì 6 gennaio, emergono le prime proteste e i primi malumori da parte della tifoseria barese. Il motivo della protesta è l'aver fissato per coloro che sono muniti della tessera del tifoso il costo del biglietto a 30 euro.
Come si ricorderà, il provvedimento di riapertura riserva alla tifoseria barese l'intera curva Sud all'interno della quale potranno prendere posto 6300 tifosi del Bari. Nella città di Bari, sin dalla serata del 3 gennaio, i tifosi, scoraggiati per l'esoso prezzo del tagliando unito alle spese per la benzina e la ristorazione, hanno deciso di fare marcia indietro attivandosi sin dal primo momento a trovare una postazione per seguire il tanto atteso derby in pay-tv.
Al danno, dunque, si aggiunge la beffa. Forse era meglio mantenere la decisione inizialmente assunta dal prefetto di Lecce di giocare a porte chiuse piuttosto che ricevere, da parte biancorossa, queste spiacevoli soprese. In attesa del sospirato fischio di inizio, i baresi presenti a Lecce potrebbero essere persino inferiori alle 6300 unità stabilite.
All'indomani della decisione presa dal Comitato Interprovinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica relativamente alla riapertura delle porte per il derby Lecce-Bari in programma giovedì 6 gennaio, emergono le prime proteste e i primi malumori da parte della tifoseria barese. Il motivo della protesta è l'aver fissato per coloro che sono muniti della tessera del tifoso il costo del biglietto a 30 euro.
Come si ricorderà, il provvedimento di riapertura riserva alla tifoseria barese l'intera curva Sud all'interno della quale potranno prendere posto 6300 tifosi del Bari. Nella città di Bari, sin dalla serata del 3 gennaio, i tifosi, scoraggiati per l'esoso prezzo del tagliando unito alle spese per la benzina e la ristorazione, hanno deciso di fare marcia indietro attivandosi sin dal primo momento a trovare una postazione per seguire il tanto atteso derby in pay-tv.
Al danno, dunque, si aggiunge la beffa. Forse era meglio mantenere la decisione inizialmente assunta dal prefetto di Lecce di giocare a porte chiuse piuttosto che ricevere, da parte biancorossa, queste spiacevoli soprese. In attesa del sospirato fischio di inizio, i baresi presenti a Lecce potrebbero essere persino inferiori alle 6300 unità stabilite.