BARI. "Dinanzi agli arresti di oggi non diventiamo certamente giustizialisti. Ci chiediamo però cosa pensano quei giustizialisti di sinistra che, a parti invertite, si affrettarono e si affrettano a chiedere dimissioni anche per un semplice avviso di garanzia. Noi chiediamo che il Presidente Vendola al massimo entro martedì, all’inizio del Consiglio Regionale svolga una relazione puntuale sulla vicenda. Certamente oggi viene confermata una gravissima responsabilità politica del Governo regionale e della maggioranza di sinistra: per sei anni hanno fatto cadere nel nulla le nostre denunce politiche sugli sprechi, le clientele, la totale assenza di controlli nella gestione del sistema e hanno bocciato le nostre proposte di riforma”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione, Rocco Palese, che aggiunge: “Ben prima delle inchieste della Magistratura, abbiamo cercato di indurre il Governo regionale ad alzare il livello di guardia su quel che accade nelle Asl; abbiamo presentato proposte concrete anticorruzione in tutte le sedi istituzionali competenti. Per citarne alcune: centralizzazione degli acquisti, gare al massimo ribasso, istituzione di comitati di sorveglianza in tutte le Asl, nomine dei primari e dei direttori generali per concorso, con prove selettive e con graduatorie, eliminando così la discrezionalità politica. I nostri allarmi e le nostre proposte sono caduti nel nulla anche nell’ambito della discussione sulle ultime Leggi regionali in materia di sanità approvate dal Consiglio. Gli arresti di oggi non ci fanno certamente esultare. Ma il quadro che emerge sancisce un totale fallimento del metodo di Governo del Presidente Vendola. Ci chiediamo: che farà ora la Giunta Regionale, si costituirà parte civile anche in questo caso come ha fatto in altri?”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione, Rocco Palese, che aggiunge: “Ben prima delle inchieste della Magistratura, abbiamo cercato di indurre il Governo regionale ad alzare il livello di guardia su quel che accade nelle Asl; abbiamo presentato proposte concrete anticorruzione in tutte le sedi istituzionali competenti. Per citarne alcune: centralizzazione degli acquisti, gare al massimo ribasso, istituzione di comitati di sorveglianza in tutte le Asl, nomine dei primari e dei direttori generali per concorso, con prove selettive e con graduatorie, eliminando così la discrezionalità politica. I nostri allarmi e le nostre proposte sono caduti nel nulla anche nell’ambito della discussione sulle ultime Leggi regionali in materia di sanità approvate dal Consiglio. Gli arresti di oggi non ci fanno certamente esultare. Ma il quadro che emerge sancisce un totale fallimento del metodo di Governo del Presidente Vendola. Ci chiediamo: che farà ora la Giunta Regionale, si costituirà parte civile anche in questo caso come ha fatto in altri?”.
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