ROMA. Salome' e' Ruby, Erode e' Berlusconi ed Erodiade e' la Minetti. Ingredienti appetitosi per un allestimento della 'Salome' di Richard Strauss, curato da Vittorio Sgarbi per la regia, con le scene di Ezio Frigerio e i costumi di Franca Squarciapino, che andra' in scena da domenica prossima al Teatro Petruzzelli di Bari. Non solo per il parallelo che il critico d'arte fa, senza ''alcuna rievocazione sulla scena'', tra Ruby rubacuori e la peccaminosa minorenne biblica, che nell'opera di Strauss, tratta dalla 'Salome'' di Oscar Wilde, assume anche connotazioni necrofile. Ma anche per l'allestimento visivo che e' affidato, spiega lo stesso Sgarbi, ''al piu' grande scenografo italiano, Frigerio, che crea degli elementi scenografici armonizzati con i fondali che riproducono il castello di Sammezzano, vicino a Firenze, e ai costumi della Squarciapino, fedeli alle immagini di Aubrey Beardsley''.
''Salome' e' Ruby - spiega Sgarbi - e il suo regalo non sono i soldi ma la testa del Battista. Anche lei e' minorenne, ha 16 anni, eppure 'tromba' in liberta'. E in fondo la festa alla corte di Erode e' come il 'bunga bunga' di Arcore. Ho raccontato a Berlusconi questo allestimento, ha riso e ha detto che voleva essere il Battista. Quello sono io, gli ho detto, tu sei Erode''. La testa di cera del Battista, per la scena finale dell'opera, infatti, non riproduce le sembianze del cantante che interpreta il santo, ma quelle di Sgarbi. ''Lui e' un coreano, cosi' ho pensato di fare riprodurre la mia testa'', ha detto il critico.
Non manca un riferimento ai pm di Milano: ''In un palco di proscenio - ha spiegato - ci sara' una donna con i capelli rossi e una cappa nera, che vede e intercetta, e che verra' illuminata da un occhio di bue''.
''Salome' e' Ruby - spiega Sgarbi - e il suo regalo non sono i soldi ma la testa del Battista. Anche lei e' minorenne, ha 16 anni, eppure 'tromba' in liberta'. E in fondo la festa alla corte di Erode e' come il 'bunga bunga' di Arcore. Ho raccontato a Berlusconi questo allestimento, ha riso e ha detto che voleva essere il Battista. Quello sono io, gli ho detto, tu sei Erode''. La testa di cera del Battista, per la scena finale dell'opera, infatti, non riproduce le sembianze del cantante che interpreta il santo, ma quelle di Sgarbi. ''Lui e' un coreano, cosi' ho pensato di fare riprodurre la mia testa'', ha detto il critico.
Non manca un riferimento ai pm di Milano: ''In un palco di proscenio - ha spiegato - ci sara' una donna con i capelli rossi e una cappa nera, che vede e intercetta, e che verra' illuminata da un occhio di bue''.