Matera: capitale europea della Cultura 2019
di Roberta Calò. Il sud Italia si veste di internazionalità, e questa volta, a far girare la testa tra le numerose bellezze che vanta il vecchio continente, primeggia Matera.
La nota provincia aveva già in passato attratto numerosi registi che che avevano fatto delle sue bellezze, uno sfondo per celebri film italiani e stranieri. Culla di eventi suggestivi e iniziative culturali è perfino diventata dimora del Museo Carlo Levi, un'opera unica dedicata alla vita del famoso medico, scrittore e pittore.
Dopo essere stata ammessa nel 1993 nel Patrimonio dell'umanità dell'Unesco, quest'anno Matera viene nominata Capitale Europea della cultura per il 2019.
Al sito www.bootb.com, uno dei più diffusi siti internet che raccoglie i più noti cervelli creativi del mondo, è stato assegnato l'onore di disegnare il logo che accompagnerà la città in questo cammino verso la celebrazione di sè e che avrà il compito "di comunicare in modo chiaro e immediato il nome della città, la data della candidatura e lo stile della stessa", come ha spiegato il sindaco Salvatore Adduce.
L'intera vicenda ha sorpreso gli abitanti del luogo e delle regioni vicine, ma ogni dubbio svanisce dinanzi alle motivazioni che hanno portato Matera a meritarsi tale titolo: "Il secolo che attraversiamo è un secolo di passaggio tra due millenni. E' in questo tempo che i valori antichi, l'educazione e l'esempio possono di nuovo mettere al centro il rispetto per l'uomo, per i suoi diritti e per la pace", spiega Cornelio Bergantino Assessore alla cultura del comune di Matera.
Nella dimensione dei villaggi del neolitico, delle civiltà rupestri di matrice orientale, delle civitas di matrice occidentale normanno-sveva, delle sue fortificazioni alle successive espansioni rinascimentali, delle sistemazioni urbane barocche, delle vicissitudini legate al recente sfollamento per degrado igienico-sanitarie fino al recupero attuato nel 1986, la città si è configurata come crocevia di tempi ed eventi che hanno segnato il territorio e l'uomo, le vite e i sentimenti concretizzando un esempio di ecosistema urbano in grado di crollare e risollevarsi mantenendo inalterati nel suo ventre i valori e le bellezze di ogni singola epoca che l'ha attraversata.
La nota provincia aveva già in passato attratto numerosi registi che che avevano fatto delle sue bellezze, uno sfondo per celebri film italiani e stranieri. Culla di eventi suggestivi e iniziative culturali è perfino diventata dimora del Museo Carlo Levi, un'opera unica dedicata alla vita del famoso medico, scrittore e pittore.
Dopo essere stata ammessa nel 1993 nel Patrimonio dell'umanità dell'Unesco, quest'anno Matera viene nominata Capitale Europea della cultura per il 2019.
Al sito www.bootb.com, uno dei più diffusi siti internet che raccoglie i più noti cervelli creativi del mondo, è stato assegnato l'onore di disegnare il logo che accompagnerà la città in questo cammino verso la celebrazione di sè e che avrà il compito "di comunicare in modo chiaro e immediato il nome della città, la data della candidatura e lo stile della stessa", come ha spiegato il sindaco Salvatore Adduce.
L'intera vicenda ha sorpreso gli abitanti del luogo e delle regioni vicine, ma ogni dubbio svanisce dinanzi alle motivazioni che hanno portato Matera a meritarsi tale titolo: "Il secolo che attraversiamo è un secolo di passaggio tra due millenni. E' in questo tempo che i valori antichi, l'educazione e l'esempio possono di nuovo mettere al centro il rispetto per l'uomo, per i suoi diritti e per la pace", spiega Cornelio Bergantino Assessore alla cultura del comune di Matera.
Nella dimensione dei villaggi del neolitico, delle civiltà rupestri di matrice orientale, delle civitas di matrice occidentale normanno-sveva, delle sue fortificazioni alle successive espansioni rinascimentali, delle sistemazioni urbane barocche, delle vicissitudini legate al recente sfollamento per degrado igienico-sanitarie fino al recupero attuato nel 1986, la città si è configurata come crocevia di tempi ed eventi che hanno segnato il territorio e l'uomo, le vite e i sentimenti concretizzando un esempio di ecosistema urbano in grado di crollare e risollevarsi mantenendo inalterati nel suo ventre i valori e le bellezze di ogni singola epoca che l'ha attraversata.