Sarah: Cosima aiutò Sabrina ad ucciderla

AVETRANA (TA). Sarah Scazzi e' stata uccisa nell'abitazione dei Misseri ad Avetrana e poi il suo corpo e' stato trascinato nel garage. Lo si legge nell'ordinanza di custodia cautelare del gip Martino Rosati con cui viene contestato a Sabrina Misseri e alla madre Cosima Serrano il concorso in omicidio premeditato di Sarah Scazzi. Il movente dell'omicidio e' la gelosia manifestata da Sabrina verso Ivano Russo che in quelle settimane stava frequentando Sarah Scazzi.
Verso Ivano, Sabrina Misseri provava una forte attrazione tanto da definirlo 'dio' in tantissimi sms rintracciati dagli inquirenti e citati nel provvedimento del gip.
Dunque ne' premeditazione, ne' sequestro di persona: il gip del tribunale di Taranto nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere notificata ieri a Cosima Serrano afferma che le due donne "in concorso tra loro, cagionavano la morte della minore Scazzi Sarah, strangolandola a mezzo di una cintura" e inoltre perche' "al fine di assicurarsi l'impunita', in concorso tra loro e con Misseri Michele Antonio, sopprimevano il cadavere di Sarah Scazzi, ordinando e aiutando il predetto Misseri a trasferire, a mezzo della sua auto Seat Marbella, fuori dalla propria abitazione il suddetto cadavere, per occultarlo in modo da non essere piu' trovato". I reati contestati dal gip sono stati commessi il 26 agosto scorso ad Avetrana. Il gip ha quindi respinto la richiesta dei pubblici ministeri relativa all'accusa di sequestro di persona. I pm contestavano infatti a Cosima Serrano e alla figlia Sabrina, in concorso tra loro, il fatto che "operando materialmente la Serrano, privavano della liberta' personale Scazzi Sarah, costringendola con tono minaccioso a salire sulla autovettura della predetta Serrano e portandola presso la loro abitazione contro la volonta' della minore".

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