Barletta, nella chiesa di S. Andrea si parla della peste del 1656
BARLETTA. Appuntamento previsto per venerdì 15 luglio – inizio previsto per le ore 19.30 - presso la chiesa S. Andrea di Barletta con il dibattito “La peste del 1656 a Barletta”.
La peste del 1656 è sicuramente una delle pagine più nere della storia di Barletta, una prima ondata infatti vi fu già nel 1498, cosi come riportato in una nota incisa su di una lapide fatta apporre sulla chiesa di S.Cataldo: A.D. 1498 PESTE IN FESTANTE PIA RES PUB.BAROLITANA INSTAURAVIT”.
Nel 1656, dunque, la peste colpì dapprima le terre della Sardegna - soggetta a quei tempi alla Spagna - un vascello spagnolo proveniente dall’isola infatti approdò in quell’anno a Napoli lasciando un malato che morì da lì a pochi giorni, nonchè contagiando uomini e oggetti con cui l’uomo ebbe contatti. Di lì a poco la città partenopea cadde sotto la scure della malattia che si diffuse in tutta la città di Napoli, altri morivano, altri decidevano di fuggire portando via con sé il germe della malattia. La notizia del contagio, un po’ per non creare allarmismo, ed un po’ per non ritardare l’invio di truppe stanziate dalla Lombardia in aiuto della città partenopea all’epoca assediata dai francesi, non fu data. Barletta, che all’epoca era una delle piazze d’armi del Regno di Napoli e che con la città partenopea aveva rapporti, fu tra le città che per prima conobbe la crudeltà del morbo.
A moderare l’incontro il Dott. Antonio Fasanella - Responsabile del Centro di Referenza Nazionale per l’Antrace dell’IZS di Puglia e Basilicata, Foggia – in apertura vi saranno i saluti di benvenuto del presidente della regione Puglia Nichi Vendola, Mons. Giovan Battista Pichierri Arcivescovo della Diocesi di Trani - Barletta - Bisceglie – Nazareth, Felice Scarano - Presidente dell’IZS di Puglia e Basilicata – il sindaco di Barletta ing. Nicola Maffei.
Sul tema “Appunti tra due crisi (metà XIV - metà XVII secolo): economia e società nel Mezzogiorno” parlerà il Dott. Francesco Violante - Ricercatore di Storia medioevale Università degli Studi di Foggia – mentre sul tema ” Quali le malattie del passato e quali quelle del futuro” introdurrà il prof. Giacchino Angarano - Direttore della Clinica di Malattie Infettive della Facoltà di Medicina di Bari – a seguire “Barletta all’epoca della peste” parlerà il Prof. Luigi Nunzio Ribenedetto - Archeoclub Barletta – quindi sulla “diagnosi dopo quasi 400 anni. Lo studio sulla peste a Barletta” parlerà il Dr. Antonio Balestrucci del Dipartimento di Chirurgia Odontostomatologica, della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università “Federico II”, Napoli Dr.ssa Silvia Scasciamacchia Centro di Referenza Nazionale per l’Antrace dell’IZS di Puglia e Basilicata, Foggia. A concludere il prof. Giuliano Volpe Rettore dell’Università degli Studi di Foggia.
La peste del 1656 è sicuramente una delle pagine più nere della storia di Barletta, una prima ondata infatti vi fu già nel 1498, cosi come riportato in una nota incisa su di una lapide fatta apporre sulla chiesa di S.Cataldo: A.D. 1498 PESTE IN FESTANTE PIA RES PUB.BAROLITANA INSTAURAVIT”.
Nel 1656, dunque, la peste colpì dapprima le terre della Sardegna - soggetta a quei tempi alla Spagna - un vascello spagnolo proveniente dall’isola infatti approdò in quell’anno a Napoli lasciando un malato che morì da lì a pochi giorni, nonchè contagiando uomini e oggetti con cui l’uomo ebbe contatti. Di lì a poco la città partenopea cadde sotto la scure della malattia che si diffuse in tutta la città di Napoli, altri morivano, altri decidevano di fuggire portando via con sé il germe della malattia. La notizia del contagio, un po’ per non creare allarmismo, ed un po’ per non ritardare l’invio di truppe stanziate dalla Lombardia in aiuto della città partenopea all’epoca assediata dai francesi, non fu data. Barletta, che all’epoca era una delle piazze d’armi del Regno di Napoli e che con la città partenopea aveva rapporti, fu tra le città che per prima conobbe la crudeltà del morbo.
A moderare l’incontro il Dott. Antonio Fasanella - Responsabile del Centro di Referenza Nazionale per l’Antrace dell’IZS di Puglia e Basilicata, Foggia – in apertura vi saranno i saluti di benvenuto del presidente della regione Puglia Nichi Vendola, Mons. Giovan Battista Pichierri Arcivescovo della Diocesi di Trani - Barletta - Bisceglie – Nazareth, Felice Scarano - Presidente dell’IZS di Puglia e Basilicata – il sindaco di Barletta ing. Nicola Maffei.
Sul tema “Appunti tra due crisi (metà XIV - metà XVII secolo): economia e società nel Mezzogiorno” parlerà il Dott. Francesco Violante - Ricercatore di Storia medioevale Università degli Studi di Foggia – mentre sul tema ” Quali le malattie del passato e quali quelle del futuro” introdurrà il prof. Giacchino Angarano - Direttore della Clinica di Malattie Infettive della Facoltà di Medicina di Bari – a seguire “Barletta all’epoca della peste” parlerà il Prof. Luigi Nunzio Ribenedetto - Archeoclub Barletta – quindi sulla “diagnosi dopo quasi 400 anni. Lo studio sulla peste a Barletta” parlerà il Dr. Antonio Balestrucci del Dipartimento di Chirurgia Odontostomatologica, della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università “Federico II”, Napoli Dr.ssa Silvia Scasciamacchia Centro di Referenza Nazionale per l’Antrace dell’IZS di Puglia e Basilicata, Foggia. A concludere il prof. Giuliano Volpe Rettore dell’Università degli Studi di Foggia.