di Vittorio Polito. Sono stati pubblicati, a cura di Vito Angiuli, Giuseppe Micunco e Gabriella Roncati, in una elegante e imponente pubblicazione della Levante Editori di Bari, gli “Atti del XXIV Congresso Eucaristico Nazionale”, svoltosi a Bari dal 21 al 29 maggio 2005, “Senza la Domenica non possiamo vivere” (640 pagine).
Dell’importante assise congressuale sono riportati nel volume gli atti, le celebrazioni e le manifestazioni, dalla solenne apertura presieduta dal cardinale Camillo Ruini, inviato speciale del Santo Padre il Papa Giovanni Paolo II, fino alla celebrazione eucaristica conclusiva presieduta dal nuovo Pontefice Sua Santità Benedetto XVI, venuto a Bari alla sua prima uscita dopo l’elezione.
Il volume riporta la cronaca, giorno per giorno, i testi delle omelie tenute nelle diverse celebrazioni eucaristiche, quelli delle relazioni, degli interventi nelle varie tavole rotonde e nei laboratori e delle testimonianze; sono inserite anche le manifestazioni religiose (veglia di preghiera ecumenica, processione del Corpus Domini, Via Crucis) e culturali (rappresentazione teatrale sui Martiri di Abitene di Vito Maurogiovanni, (“Il primo giorno dopo il sabato”), a cura della Scuola Diocesana di Teatro con la regia di don Antonio Eboli; serata di riflessione e di festa ‘Notte di luce aspettando la Domenica’); importanti iniziative come il ‘Villaggio giovani’ e il ‘Family fest’.
I documenti: dalla sintesi del primo incontro con il Comitato Centrale, alla programmazione triennale, al sussidio liturgico-pastorale in preparazione dell’Avvento-Natale; al messaggio alle famiglie di mons. Angelo Comastri e mons. Francesco Cacucci, i comunicati stampa, le relazioni.
Sono riportati i saluti delle autorità civili e religiose per la solenne apertura del Congresso (mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto; On. Pierferdinando Casini, Presidente della Camera dei Deputati; Michele Emiliano, Sindaco di Bari; monizione del Cardinale Camillo Ruini).
Il volume è arricchito con la cronaca ed i documenti della giornata più importante del Congresso (Domenica 29 maggio), che nella Spianata di Marisabella, per la celebrazione eucaristica di chiusura, ha visto la partecipazione di Sua Santità Benedetto XVI (omelia e preghiera dell’Angelus). Il Santo Padre nell’omelia ha evidenziato, tra l’altro, che «Questo Congresso Eucaristico, ha inteso ripresentare la domenica come ‘Pasqua settimanale’, espressione dell’identità della comunità cristiana e centro della sua vita e della sua missione».
Monsignor Francesco Cacucci, nel suo indirizzo di saluto al Santo Padre ed ai presenti, ha sottolineato che «Senza la fede nel Cristo morto e risorto, senza l’incontro con Lui, nella celebrazione eucaristica domenicale, senza la Chiesa non possiamo né essere, né dirci, né vivere da cristiani».
L’interessante edizione contiene una ricca appendice iconografica con le foto di Vincenzo Catalano, Mimmo Guglielmi, Romano Siciliani, Osservatore Romano, Ufficio Stampa del XXIV Congresso Eucaristico Nazionale, Giancarlo Giuliani, Periodici San Paolo, Roberto Malfatto, le cronache di Francesco Mastrandrea, il logo di Stefano Valentini, autore anche del progetto grafico, e Fabrizio Cristiani. Molte delle magnifiche immagini vedono protagonisti i giovani, i quali ci invitano a rispettare le regole basilari del vivere civile senza le quali, non solo la Domenica ‘non possiamo vivere’.
Di notevole spessore culturale e cristiano, del resto perfettamente in linea con tutto quello che il nostro Arcivescovo ha creato e realizzato in questi anni, sono gli ultimi due capoversi della presentazione al libro che, riportiamo integralmente, perché sembrano un saluto ed un accommiatarsi dalla comunità .
«Un particolare pensiero devo infine rivolgere ai fratelli rappresentanti delle altre confessioni cristiane, per la loro presenza, per il contributo di idee, per i momenti di preghiera vissuti insieme. La paterna celeste intercessione di san Nicola conceda alla chiara e riconosciuta vocazione ecumenica della città di Bari di crescere e progredire secondo le vie che lo Spirito vorrà indicare. Questi Atti vogliono essere una ‘memoria’ da custodire nella fedeltà e nella fecondità ».
Ancora una volta sono bastate poche parole tipo memoria, fedeltà e fecondità per far si che chi scrive si sentisse parte integrante di un progetto più ampio e vasto; di un disegno avente come fine quella fratellanza, che mi sia consentito con indomito orgoglio di vecchio barese, testimoniata ampiamente nei miei libri, che la nostra città , al pari della nostra regione, non ha mai lesinato verso il prossimo, anteponendo sempre il cuore alla ‘ragion di Stato’.
Se non fosse per la speranza, dove sarebbe il futuro?