“Sui rifiuti la Regione arriva in ritardo, ma nel frattempo la Puglia è diventata la pattumiera d’Italia”
BARI. “E’ quantomeno strano che i componenti della Giunta regionale si rendano conto solo oggi che la più grande discarica d’Europa, l’Italcave, sia ubicata nella zona industriale tarantina, ovvero nei pressi dell’Ilva e della sua grande discarica industriale. Purtroppo la loro presa di coscienza arriva in netto ritardo, visto che per loro stessa ammissione, 180mila tonnellate di rifiuti di ogni specie sono state già riversate nelle discariche pugliesi ed in particolare in quelle ioniche. In dispregio, peraltro, alla disposizione che imponeva alle stesse di accogliere solo rifiuti selezionati e trattati”.
E’ l’opinione di Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, in seguito alla conferenza stampa dell’Assessore Regionale all’Ambiente Nicastro e dell’Assessore al Bilancio, Pelillo, che hanno annunciato una diffida nei confronti delle quattro principali discariche Pugliesi (Vergine, Italcave, Ecolevante e Canosa) ad accettare rifiuti provenienti dalla Campania aventi codice 191212.
“Dati forniti da associazioni ambientaliste nazionali – continua Pugliese – hanno chiarito come la Puglia sia ormai sul podio delle regioni con più alto tasso di discariche, specie abusive. Non a caso, negli ultimi anni abbiamo sollecitato più volte la Regione ad evitare che ben dieci regioni, non solo la Campania, trasformassero la Puglia nella pattumiera d’Italia riversando sul nostro territorio tonnellate su tonnellate di rifiuti, a volte di dubbia composizione. Allo stesso modo abbiamo chiesto fino alla nausea di vigilare puntigliosamente sulle lunghe carovane di Tir provenienti da ogni dove. La politica dello struzzo – conclude il Segretario Generale regionale della UIL – non porta da nessuna parte. Così come il barbaro utilizzo delle discariche. Ci auguriamo che si cominci a segnare un cammino che porti a strade alternative, in primis quella del riciclaggio, risolvendo una volta per tutte la problematica dei rifiuti solidi urbani e di quelli tossici e nocivi”.