Tassametri fasulli, scoperte irregolarità su taxi baresi

BARI. Gli agenti della polizia municipale di Bari, durante alcuni controlli, hanno scoperto irregolarita' da parte di alcuni tassisti che operano in citta'.
Sotto osservazione, a parte l'autorizzazione amministrativa, la documentazione dell'auto e la validita' della patente, soprattutto il funzionamento dei tassametri. Durante i controlli gli agenti hanno sorpreso un tassista alla guida di una Peugeot che aveva il tassametro non sigillato, cioe' l'apparecchiatura era sprovvista del piombino che viene apposto dal personale del Comune dopo la verifica e necessario per evitare manomissioni.

L'uomo ha riferito che aveva smontato il tassametro dalla vecchia auto per rimontarlo nella nuova e di non essere a conoscenza che era obbligato a sottoporre il tassametro a nuova verifica e alla successiva sigillatura. Un altro e' stato sorpreso ad utilizzare un tassametro manomesso al fine di aumentare il costo della corsa quasi del doppio.

In questo caso gli agenti a bordo di un'auto senza insegna ma dotata di tassametro, hanno tallonato un tassista, a bordo di una Peugeot Tepee, che aveva iniziato la corsa dalla Stazione Centrale per terminarla al Policlinico. Qui gli agenti lo hanno bloccato per verificare l'importo che l'utente avrebbe dovuto pagare.

Dal riscontro tra la somma riportata sul tassametro degli agenti a quello del taxista vi era una differenza di circa 3 euro, precisamente il tassametro degli agenti segnava una cifra di 5,40, cioe' la cifra che doveva corrispondere il cliente, mentre il tassametro del taxista segnava 8,30, circa 3 euro in piu'. Il tassista si e' giustificato dicendo che aveva dimenticato di azzerare l'importo della corsa precedente. Infine un altro tassista, a bordo di una Renault Scenic, e' stato sorpreso ad effettuare la corsa senza aver messo in funzione il tassametro.

Il tassista aveva infatti effettuato una corsa iniziata alla stazione centrale e terminata al porto, applicando la tariffa fissa comunale per questa tratta, ammontante ad 12 euro ma senza dare la possibilita' al cliente di poter scegliere di pagare la corsa con il tassametro inserito, che nella fattispecie ammontava a 6,20 euro.

L'uomo ha tentato di giustificarsi asserendo che aveva concordato con il cliente di applicare la tariffa comunale prefissata e pertanto non aveva ritenuto opportuno accendere il tassametro. A tutti e tre i tassisti e' stato elevato un verbale di 170 euro come stabilito dal regolamento comunale ed e' stato inviato un rapporto all'ufficio commercio per la sospensione della licenza.

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