ROMA. “Il rischio ambientale connesso al’incidente è legato alla possibilità che ci possa essere perdita di carburante. Il rischio è determinato dal fatto che il carburate ha caratteristica di tossicità a lungo termine. Ciò significa che il rischio non è solo della contaminazione estetica, ma di effetti di natura chimica del combustibile. Senza dimenticare che a bordo c’è materiale elettrico. Questa è la ragione per la quale il ministero dell’Ambiente ha mobilitato i mezzi e per contenere eventuali perdite di carburante e liquidi pericolosi. Stiamo monitorando la situazione considerando due fattori per il contenimento dei rischi: il primo le condizioni meteo-climatiche. Il secondo fattore è rappresentato dall’esigenza di completare la ricerca di eventuali superstiti”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini all’Assemblea di Monteciotorio riferendo sul naufragio della nave Costa Concordia nei pressi dell’isola del Giglio.
"Siamo impegnati - ha aggiunto Clini - per verificare il piano per lo svuotamento dei serbatoi che contengono 2400 tonnellate di carburante, predisposto dalla compagnia ed affidato a una società internazionale di base in Olanda specializzata in questo tipo di attività ".
"La dichiarazione dello stato di emergenza è necessaria per consentire in tempi brevi tutte le azioni per contenere gli effetti dell’incidente", ha concluso.
"Siamo impegnati - ha aggiunto Clini - per verificare il piano per lo svuotamento dei serbatoi che contengono 2400 tonnellate di carburante, predisposto dalla compagnia ed affidato a una società internazionale di base in Olanda specializzata in questo tipo di attività ".
"La dichiarazione dello stato di emergenza è necessaria per consentire in tempi brevi tutte le azioni per contenere gli effetti dell’incidente", ha concluso.
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