Concordia: Costa, 'inchino' Schettino non era autorizzato

ROMA. L'inchino della Costa Concordia all'Isola del Giglio ''non era autorizzato''. Lo ha sostenuto il presidente e amministratore delegato di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, nel corso di un'audizione in commissione Lavori Pubblici al Senato, sul naufragio della Costa Concordia, davanti all'Isola del Giglio, nella notte del 13 gennaio. Il passaggio vicino all'isola fu dunque una decisione ''presa autonomamente dal comandante Schettino''. Foschi spiega pero' che l'inchino e' in realta' una ''pratica che si attua quando in condizioni difficili si cercano rotte piu' protette''.

La ''navigazione turistica'' e' invece una ''pratica adottata da tutte le societa' crocieristiche, e' accettata dalla legge, e' una pratica che arricchisce il prodotto crocieristico. Lo dico per spiegare che vi sono molte componenti del prodotto crocieristico'' e che ''la navigazione turistica viene fatta seguendo un protocollo'', conclude Foschi.

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