BARI. «Mi auguro che il nuovo assessore alla Salute non arresti il percorso virtuoso che con Fiore era stato tracciato per risolvere la vertenza dei dirigenti medici stabilizzati e poi licenziati». Lo afferma il coordinatore regionale della Puglia prima di tutto, Salvatore Greco, il quale esprime «solidarietà al professor Fiore per ciò che in questi anni ha dovuto subire per resistere alla pressioni che da più parti gli sono venute».
«Il desiderio di ritornare all'impegno accademico a tempo pieno – spiega Greco – era ben noto, e non da oggi. Soltanto il suo senso di responsabilità e la volontà di portare a termine l'opera avviata con il Piano di rientro lo avevano fatto desistere più volte dalle dimissioni. Ancora venerdì scorso, durante l'incontro che abbiamo avuto per la soluzione del problema dei 530 "destabilizzati", mi aveva confermato la sua aspirazione, tornare appunto in università». «Ora il cambio della guardia – prosegue il consigliere regionale – impone ancora di più la assunzione di responsabilità da parte della giunta perché alcuni percorsi virtuosi, come quello che aveva portato alla bozza di una delibera-sanatoria per la riassunzione dei medici licenziati, non siano interrotti: in questo senso, consola sapere che il suo successore abbia collaborato fin qui con Fiore».
«Una cosa è certa – conclude Greco – la responsabilità della sfortunata conclusione anticipata della esperienza assessorile di Fiore è tutta del governatore, che (lo ho detto più volte e lo ripeto ancora) lo ha lasciato solo davanti alla responsabiità gravosissima di condurre un assessorato e sei Asl allo sbando più completo. Mi auguro che la cosa non avvenga di nuovo anche con Attolini».
«Il desiderio di ritornare all'impegno accademico a tempo pieno – spiega Greco – era ben noto, e non da oggi. Soltanto il suo senso di responsabilità e la volontà di portare a termine l'opera avviata con il Piano di rientro lo avevano fatto desistere più volte dalle dimissioni. Ancora venerdì scorso, durante l'incontro che abbiamo avuto per la soluzione del problema dei 530 "destabilizzati", mi aveva confermato la sua aspirazione, tornare appunto in università». «Ora il cambio della guardia – prosegue il consigliere regionale – impone ancora di più la assunzione di responsabilità da parte della giunta perché alcuni percorsi virtuosi, come quello che aveva portato alla bozza di una delibera-sanatoria per la riassunzione dei medici licenziati, non siano interrotti: in questo senso, consola sapere che il suo successore abbia collaborato fin qui con Fiore».
«Una cosa è certa – conclude Greco – la responsabilità della sfortunata conclusione anticipata della esperienza assessorile di Fiore è tutta del governatore, che (lo ho detto più volte e lo ripeto ancora) lo ha lasciato solo davanti alla responsabiità gravosissima di condurre un assessorato e sei Asl allo sbando più completo. Mi auguro che la cosa non avvenga di nuovo anche con Attolini».
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