di Redazione. La compagnia Costa Crociere ha prorogato di 45 giorni il termine per accettare l'indennizzo concordato lo scorso 27 gennaio per i passeggeri della Concordia naufragata all'Isola del Giglio. Lo rende noto la Compagnia, spiegando che nell'incontro di ieri con le associazioni dei consumatori ''e' emersa la necessita' di disporre di un termine piu' congruo''. Il termine e' stato quindi procrastinato al 31 marzo 2012. ''La proroga - afferma Costa - non avra' alcun impatto sul processo di compensazione, ma ha l'unico scopo di agevolare gli ospiti e di venire incontro alle richieste espresse dagli stessi. La Compagnia conferma quindi che il pacchetto di compensazione offerto rimane quello definito lo scorso 27 gennaio, che si basa su una proposta chiara, efficace e di facile riscossione''.
La proposta, precisa Costa Crociere, ''riguarda esclusivamente gli ospiti che hanno fatto rientro a casa dopo il tragico incidente. Le famiglie delle vittime e gli ospiti che hanno subito ferite, lesioni, invalidita' permanenti, verranno gestiti separatamente, tenendo conto della loro situazione individuale''.
Intanto l'8 febbraio e' iniziato lo specifico programma di assistenza psicologica a sostegno degli Ospiti che ne fanno richiesta, come era stato convenuto con le associazioni dei consumatori.
QUESTION TIME ALLA CAMERA - "Non trasformiamo il naufragio della Concordia in un disastro gestionale. E' trascorso più di un mese da quel tragico evento, ma le modalità di rimozione del relitto non sono ancora chiare. Chiediamo di sapere se un piano c'è e, in caso, quale sia. C'è chi ha già parlato addirittura di sette-dieci mesi per terminare le operazioni di rimozione, chi di caos organizzativo: finora, di sicuro, c'é solo un relitto di enormi dimensioni che minaccia la costa del Giglio e l'arcipelago toscano, un rischio non solo per l'ambiente ma anche per il turismo e, in generale, l'economia. Anche per questa ragione chiediamo di sapere 'chi fa cosa', ovvero se e come verranno coinvolte e coordinate le istituzioni competenti nelle operazioni di rimozione: Marina militare, capitanerie di porto ed esperti di cantieristica nautica". E' quanto chiederà oggi, durante il Question Time della Camera, il deputato dell'Udc Francesco Bosi, già sindaco del Comune di Rio Marina nell'Isola d'Elba.
La nave, intanto, sembra essere in bilico ed oscillare in maniera del tutto impercettibile. Il relitto della nave mostra adesso movimenti che hanno velocita' massime di 1-2 millimetri all'ora. E' quanto si apprende in una nota della struttura commissariale, in cui si spiega che continua il monitoraggio dei movimenti dello scafo condotto dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Universita' di Firenze e l'attivita' di monitoraggio ambientale assicurata da Ispra e Arpat. I valori rilevati dagli strumenti di monitoraggio si attestano intorno a velocita' massime di 1-2 millimetri l'ora. Non vi sono, pertanto, ''particolari anomalie da segnalare ne' nei movimenti della Costa Concordia ne' nei rilevamenti relativi al rischio ambientale''.
Per quanto concerne la ''deformazione delle parti sovrastrutturali della nave, a oggi non sono stati riportati rilievi che possano modificare quanto fino a oggi affermato dalla struttura commissariale: la vicenda e' costantemente seguita, cosi' come sono in corso ulteriori monitoraggi per stabilire in modo inequivoco a quale tipo di movimento sia sottoposta la Costa 'Concordia' che, da ormai un mese, si trova in una posizione assolutamente innaturale rispetto a quella per la quale e' stata costruita''.
La proposta, precisa Costa Crociere, ''riguarda esclusivamente gli ospiti che hanno fatto rientro a casa dopo il tragico incidente. Le famiglie delle vittime e gli ospiti che hanno subito ferite, lesioni, invalidita' permanenti, verranno gestiti separatamente, tenendo conto della loro situazione individuale''.
Intanto l'8 febbraio e' iniziato lo specifico programma di assistenza psicologica a sostegno degli Ospiti che ne fanno richiesta, come era stato convenuto con le associazioni dei consumatori.
QUESTION TIME ALLA CAMERA - "Non trasformiamo il naufragio della Concordia in un disastro gestionale. E' trascorso più di un mese da quel tragico evento, ma le modalità di rimozione del relitto non sono ancora chiare. Chiediamo di sapere se un piano c'è e, in caso, quale sia. C'è chi ha già parlato addirittura di sette-dieci mesi per terminare le operazioni di rimozione, chi di caos organizzativo: finora, di sicuro, c'é solo un relitto di enormi dimensioni che minaccia la costa del Giglio e l'arcipelago toscano, un rischio non solo per l'ambiente ma anche per il turismo e, in generale, l'economia. Anche per questa ragione chiediamo di sapere 'chi fa cosa', ovvero se e come verranno coinvolte e coordinate le istituzioni competenti nelle operazioni di rimozione: Marina militare, capitanerie di porto ed esperti di cantieristica nautica". E' quanto chiederà oggi, durante il Question Time della Camera, il deputato dell'Udc Francesco Bosi, già sindaco del Comune di Rio Marina nell'Isola d'Elba.
La nave, intanto, sembra essere in bilico ed oscillare in maniera del tutto impercettibile. Il relitto della nave mostra adesso movimenti che hanno velocita' massime di 1-2 millimetri all'ora. E' quanto si apprende in una nota della struttura commissariale, in cui si spiega che continua il monitoraggio dei movimenti dello scafo condotto dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Universita' di Firenze e l'attivita' di monitoraggio ambientale assicurata da Ispra e Arpat. I valori rilevati dagli strumenti di monitoraggio si attestano intorno a velocita' massime di 1-2 millimetri l'ora. Non vi sono, pertanto, ''particolari anomalie da segnalare ne' nei movimenti della Costa Concordia ne' nei rilevamenti relativi al rischio ambientale''.
Per quanto concerne la ''deformazione delle parti sovrastrutturali della nave, a oggi non sono stati riportati rilievi che possano modificare quanto fino a oggi affermato dalla struttura commissariale: la vicenda e' costantemente seguita, cosi' come sono in corso ulteriori monitoraggi per stabilire in modo inequivoco a quale tipo di movimento sia sottoposta la Costa 'Concordia' che, da ormai un mese, si trova in una posizione assolutamente innaturale rispetto a quella per la quale e' stata costruita''.