TARANTO. ''I giorni qui sono infiniti, non passano mai. Speriamo di poter rientrare al piu' presto in Italia''. E' lo sfogo di Massimiliano Latorre, 44 anni, di Taranto, uno dei due fucilieri coinvolti nell'inchiesta sull'uccisione di due pescatori indiani, fatto oggi durante un colloquio telefonico con il nipote Christian Latorre. ''Mio zio - ha spiegato Christian all'ANSA - ha detto di essere sereno, ma ovviamente non e' facile affrontare questa situazione di incertezza. Noi tutti attendiamo con ansia la decisione dell'Alta Corte, che dovra' pronunciarsi sul loro fermo''.