Pescatori uccisi: Frattini, vicenda richiede riserbo

ROMA. "La vicenda della petroliera Enrica Lexie che vede coinvolti due marò italiani accusati dalle autorità indiane dell’uccisione di due pescatori locali richiede riserbo, equilibrio e prudenza. Conosciamo bene l’India, le sue procedure ed il suo popolo. Così come sappiamo che le prossime elezioni di marzo nel Kerala rischiano di avere qualche influenza sull’indagine e sulle autorità giudicanti. Resto fermamente convinto del fatto che i nostri militari non abbiano sparato contro civili disarmati, perché vincolati da regole di ingaggio e da una cultura italiana che si basano innanzitutto sul rispetto della persona umana. Se queste regole non hanno funzionato e vanno cambiate, o se qualcuno le ha disattese lo potranno accertare solo gli organi competenti. Ora c’è un’inchiesta in corso ed ovviamente la questione non è soltanto di diritto – laddove l’Italia rivendica la competenza di giurisdizione – ma anche diplomatica. Occorre, quindi, per l’interesse dei nostri uomini, moderare tutti i toni ed evitare qualsiasi frase sopra le righe che possa compromettere il lavoro della diplomazia e creare complicazioni e conseguenze problematiche. L’imperativo categorico ed urgente è riportare a casa i nostri ragazzi". E' quanto si legge in una nota di Franco Frattini Responsabile affari internazionali PDL.

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