LECCE. Ruba prodotti di abbigliamento in un centro commerciale, e fugge investendo con l'auto due addetti alla sicurezza che cercavano di bloccarla: e' accaduto ieri sera a Lecce in via Giovanni Paolo II. La responsabile, una donna di 39 anni e' stata sottoposta agli arresti domiciliari da agenti delle Volanti della Questura per rapina impropria. I due vigilantes hanno riportato il primo un trauma al ginocchio destro e alla mano destra e sinistra e il secondo un trauma alla gamba inferiore destro.
La donna, dopo essere entrata in camerino, ha tolto le placche antitaccheggio e i cartellini con codice a barre da alcuni indumenti (maglietta, biancheria intima, pantofole, un paio di occhiali, un borsello) e ha infilato questi ultimi in una borsa in tessuto ma il gesto e' stato notato da una addetta alla vigilanza che stava parlando con una commessa.
Mentre veniva allertata la Polizia, la donna e' stata notata mentre prelevava un foulard dal settore accessori uomo e strappava altri cartellini con codice a barre. Dopo aver fatto suonare il dispositivo anti furto, e' stata fermata dagli addetti alla vigilanza che le hanno chiesto di pagare la merce della quale nel frattempo si era disfatta ma lei sosteneva di non aver prelevato nulla e quindi si e' allontanata.
Una volta nel parcheggio, e' entrata nell'auto e, minacciando i due addetti alla sicurezza con la frase ''ora vi metto sotto'', ha inserito la retromarcia ed e' partita, investendoli. Nel frattempo sono giunti gli agenti della Volante che hanno chiesto alla donna la carta di identita' ma la signora ha accennato ad accostare con l'auto, una Nissan Micra verde, per sgombrare l'incrocio e ha fatto finta di prendere un documento ma invece ha di nuovo accelerato ed e' fuggita.
Gli agenti che erano a piedi sono risaliti in auto ma la signora ha fatto perdere le sue tracce. La donna si e' recata alla Stazione dei carabinieri di Lecce per sporgere denuncia poiche' a suo dire era stata accusata ingiustamente di un furto. Portata in Questura, la donna ha inveito contro gli addetti alla vigilanza dicendo di volergli pagare la merce che aveva rubato e minacciandoli.