ROMA. "Succede raramente nella storia che per un periodo cosi' prolungato l'economia di un Paese sia con segno negativo. Ci eravamo ripresi, ma ora siamo rientrati in forte recessione": lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, nella conferenza stampa al termine di un incontro in Confartigianato con il presidente Giorgio Guerrini.
L'Italia e' in recessione. A certificarlo e' l'Istat che nella sua stima preliminare fissa allo 0,7% su base congiunturale e allo 0,5% su base annuale il calo del Pil nel quarto trimestre del 2011. Un dato che si aggiunge al -0,2% registrato nel terzo trimestre. Il ritorno in recessione avviene dopo poco piu' di due anni: il precedente periodo di crisi si era ufficialmente chiuso nel secondo trimestre del 2009. Il calo tendenziale del prodotto negli ultimi tre mesi dell'anno scorso rappresenta inoltre il primo ribasso tendenziale dal quarto trimestre del 2009.
Sull'intero 2011 il prodotto italiano risulta in crescita dello 0,4%, in brusca frenata dal +1,4% del 2010.
A destar preoccupazione e' anche l'effetto trascinamento del dato di questa mattina. Secondo l'Istat, la crescita acquisita per il 2012, cioe' quella che si avrebbe se tutti i trimestri di quest'anno registrassero un tasso di incremento pari a zero, e' negativa e pari a -0,6%. Il risultato congiunturale complessivo, spiega ancora l'istituto di statistica, e' la sintesi di dinamiche settoriali del valore aggiunto positive per l'agricoltura, negative per l'industria, sostanzialmente stazionarie per i servizi.
L'Italia e' in recessione. A certificarlo e' l'Istat che nella sua stima preliminare fissa allo 0,7% su base congiunturale e allo 0,5% su base annuale il calo del Pil nel quarto trimestre del 2011. Un dato che si aggiunge al -0,2% registrato nel terzo trimestre. Il ritorno in recessione avviene dopo poco piu' di due anni: il precedente periodo di crisi si era ufficialmente chiuso nel secondo trimestre del 2009. Il calo tendenziale del prodotto negli ultimi tre mesi dell'anno scorso rappresenta inoltre il primo ribasso tendenziale dal quarto trimestre del 2009.
Sull'intero 2011 il prodotto italiano risulta in crescita dello 0,4%, in brusca frenata dal +1,4% del 2010.
A destar preoccupazione e' anche l'effetto trascinamento del dato di questa mattina. Secondo l'Istat, la crescita acquisita per il 2012, cioe' quella che si avrebbe se tutti i trimestri di quest'anno registrassero un tasso di incremento pari a zero, e' negativa e pari a -0,6%. Il risultato congiunturale complessivo, spiega ancora l'istituto di statistica, e' la sintesi di dinamiche settoriali del valore aggiunto positive per l'agricoltura, negative per l'industria, sostanzialmente stazionarie per i servizi.
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