BRUXELLES. "Questo incidente va inserito nel piu' vasto contesto della cooperazione internazionale contro la pirateria e piu' specificatamente nel quadro delle regole per la protezione a bordo della navi, che si tratti di distaccamenti militari o di guardie armate messe sotto contratto privatamente, attraverso le diverse discussioni attualmente in corso con i nostri partner internazionali''. E' il pensiero espresso dall'Alto rappresentante della politica estera della Ue, Catherine Ashton, sulla vicenda dei maro' pugliesi arrestati in India e accusati della morte di due pescatori, contenuta in un comunicato diffuso al termine dell'incontro avuto oggi a Bruxelles con il presidente del Consiglio italiano, Mario Monti.
La Ashton ha informato Monti di aver affrontato questi problemi nel corso di una visita in India lo scorso gennaio, ''con l'intenzione di sviluppare una cooperazione fra Ue e India, coinvolgendo il resto della comunita' internazionale''.
La responsabile della diplomazia europea e il primo ministro italiano resteranno ''in stretto contatto''. In seguito la portavoce della Ashton, Maja Kocijancic, ha detto che ''per riconoscere il principio delle guardie armate a bordo delle navi c'e' bisogno di una base giuridica che sia riconosciuta a livello internazionale. E noi vogliamo che sia fatto nel quadro dell'Organizzazione marittima internazionale''.