Marò: forcing italiano per evitare carcere comune

KOLLAM. Le autorità italiane sono impegnate in un vero e proprio tour de force per evitare che i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone siano sistemati nel carcere centrale di Trivandrum come previsto in linea generale dal tribunale di Kollam. Il magistrato indiano che ha deciso il trasferimento in carcere dei due marò italiani ha lasciato liberi polizia e Direzione delle carceri del Kerala di studiare una ospitalità diversa da quella offerta dal carcere centrale di Trivandrum. Lo ha reso noto una fonte della delegazione italiana. E' questo l'appiglio per l'iniziativa italiana di trovare una sistemazione degna per i due fucilieri del San Marco. "Siamo in viaggio per Trivandrum - ha indicato la fonte - per incontrare i responsabili della polizia e il direttore generale delle carceri del Kerala al quale esporremo le nostre ragioni sulla necessità che i due marò siano ospitati non nel carcere centrale, ma in una struttura particolare, compatibile con il loro status e con la protezione della sicurezza". "Visto il decorso assai negativo che sta avendo la vicenda dei nostri marò in India, a questo punto non si può fare a meno di porre un' interrogativo al nostro Governo. Qual è la gestione del comando quando i nostri soldati sono costretti a entrare in azione a difesa di navi di proprietà di armatori privati?". Lo afferma Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl Camera Deputati.

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