Marò: Nuova Delhi risarcisce famiglie pescatori


ROMA. Il governo di Nuova Delhi ha disposto un risarcimento di 500 mila rupie indiane, ovvero 7 mila euro circa ciascuno, alle famiglie dei due pescatori rimasti uccisi lo scorso 15 febbraio nelle acque del Kerala.

E' quanto riferito dal ministro della Difesa Shri AK Antony nel corso di un intervento alla Rajya Sabha, la camera alta del Parlamento indiano, rivolgendosi al deputato KN Balagopal, membro del Partito Comunista (Marxista) eletto nel distretto del Kerala che da giorni cavalca il caso della petroliera Enrica Lexie in vista delle prossime elezioni amministrative.

Secondo quanto riferisce il sito web del Governo centrale, inoltre, anche la Polizia di Stato e la Marina indiana avrebbero aperto un'indagine congiunta sulla vicenda.

L'annuncio del risarcimento interno rischia tuttavia di sollevare nuove polemiche intorno alla competenza giuridica del caso. L'offerta di un indennizzo da pare di Nuova Delhi alle autorita' locali potrebbe, da una parte, suggerire che dietro la detenzione dei due maro' italiani si nascondono motivi elettorali, come affermato di recente dal Sottosegretario agli Affari Esteri Staffan de Mistura. Non e' un caso che gia' nelle scorse settimane una prima richiesta di risarcimento sia stata mossa dalle famiglie delle vittime proprio nei confronti dell'Italia. Tanto che l'Alta Corte del Kerala aveva chiesto all'armatore della Enrica Lexie e alle famiglie dei due pescatori indiani uccisi di trovare un accordo extragiudiziale sul risarcimento da versare.

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