di Redazione. Uno degli italiani rapiti dai maoisti in Orissa, regione dell'India, Claudio Colangelo, ha raccontato di essere stato trattato bene dai rapitori. "Hanno cercato anche di venire incontro alle nostre esigenze alimentari", ha spiegato, assicurando che anche Paolo Bosusco, con lui nelle mani dei maoisti, è "in buone condizioni" di salute. Colangelo ha aggiunto che dalla prigionia non avevano molte notizie. "Sentivamo qualcosa dalla radio indiana, ma non sapevamo bene cosa stava succedendo". Il nemico peggiore, ha spiegato, è stato "il caldo".
'Ora sono in una stazione di polizia per rendere conto di quanto successo e domani conto di poter partire per l'Italia'' ha detto Colangelo che torna sulla questione delle foto come ipotesi del rapimento insieme con Paolo Bosusco e afferma che si tratta di ''una polemica interna all'India''. "Siamo stati sempre nella giungla e ci siamo mossi continuamente. Ci hanno trattato in maniera molto cortese nei limiti della situazione".
Alla domanda su come è stato trattato Colangelo ha risposto "assolutamente bene. Erano tutti molto gentili anche i bambini...perché tali mi sembravano alcuni di loro, e poi anche le donne, tutti quanti mi hanno trattato bene". "Non ho nulla contro di loro - ha continuato - ma non possono accettare che qualcuno abbia rubato dieci giorni della mia vita". Colangelo ha poi aggiunto di "non vedere l'ora di tornare in Italia" e che non "ha idea dei motivi del sequestro". "Sono uno a cui piace viaggiare e vedere persone che vivono in modo diverso. Non penso di avere fatto nulla di male" ha concluso.
Ed è proprio sulla liberazione di Bosusco che si sta concentrando ora la Farnesina, come ha sottolineato il ministro degli Esteri Giulio Terzi. "Il risultato di oggi - ha detto - rappresenta per tutti coloro che in questi giorni sono stati impegnati senza sosta sulla vicenda una motivazione ancora più forte per proseguire il lavoro verso una soluzione positiva anche per questo caso". Il titolare della Farnesina, che, dopo aver avvertito la famiglia, ha parlato al telefono con Colangelo, si è quindi augurato che prosegua la "collaborazione e la disponibilità da parte dalle Autorità indiane centrali e dell'Orissa". Ora "dobbiamo portare a casa Bosusco", ha detto il ministro che ha parlato al telefono anche con i familiari del titolare dell'agenzia di escursioni guidate per assicurargli che "si sta lavorando con ancora maggiore determinazione per riportare a casa anche Paolo".