Calcioscommesse: Carella al gip, non so nulla del presunto emissario leccese

BARI. ''Fu Andrea Masiello a chiedermi di proporre ad alcuni giocatori del Bari di perdere il derby con il Lecce, fingendo di offrire dei soldi. Ma io dell'assegno a garanzia e del presunto emissario del Lecce non so nulla''. Ha risposto cosi', al giudice delle indagini preliminari Giovanni Abbattista, il 46enne Gianni Carella, l'amico dell'ex difensore biancorosso, arrestato ieri nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse condotta dalla Procura del capoluogo pugliese. L'uomo ha raccontato di essere andato all'hotel, dove i giocatori del Bari erano in ritiro prima dell'ultimo derby del 'San Nicola', quello del 15 maggio 2011 finito 2 a 0 per i salentini, su invito del suo amico Masiello, all'epoca difensore del Bari, e di aver incontrato i calciatori Parisi e Rossi, insieme allo stesso Masiello. A loro avrebbe detto che in caso di sconfitta sarebbero stati ben retribuiti e avrebbe mostrato una mazzetta di soldi, circa 700-800 euro, che avrebbe estratto dalla tasca dei pantaloni facendoli appena intravedere ai suoi interlocutori. ''Se perderete - avrebbe detto Carella ai giocatori su suggerimento di Masiello - ce ne saranno altri''. I calciatori pero' avrebbero rifiutato l'offerta. Durante l'interrogatorio, Carella avrebbe chiarito anche l'altro episodio che riguarda il derby, il viaggio a Lecce con Fabio Giacobbe, l'altro scommettitore arrestato ieri, e Andrea Masiello, fatto il 22 agosto scorso successivo, secondo l'accusa, per riscuotere i 300mila euro promessi da un presunto faccendiere salentino, interessato a far vincere il derby ai giallorossi. Carella ha riferito al giudice che furono contattati la sera prima dall'ex difensore del Bari e che, in quella circostanza, Masiello chiese di essere accompagnato a Lecce dove avrebbe dovuto siglare un contratto con un nuovo sponsor. Una volta nel centro salentino, Masiello avrebbe lasciato i due dando loro appuntamento dopo un'ora e avrebbe proseguito da solo, senza poi riferire l'esito dell'incontro, tranne pronunciare la frase ''e' andato tutto bene''. Riferendosi al presunto assegno da 300mila euro che, secondo Masiello, Carella gli avrebbe fatto vedere per indurre alcuni calciatori biancorossi a perdere il derby, lo stesso Carella ha detto al gip di non aver mai fatto vedere l'assegno a Masiello, anche perche' non sarebbe mai esistito.

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