BRINDISI. "Bisogna smascherare coloro che, mafiosi o politici, perseguono il vigliacco disegno di mantenere in eterno il disagio sociale, il bisogno, la disoccupazione, il precariato, per gestire il potere sui cittadini, ridotti a sudditi, per intervenire con una intermediazione interessata, prospettando un favore, promettendo la soluzione dei problemi in cambio del consenso". Sono le parole del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, incontrando a Terra Futura a Firenze i giovani che andranno a lavorare le terre confiscate a Cosa nostra.
"I giovani che lavorano nelle terre confiscate alla mafia -ha sottolineato Grasso- sono un segno di speranza per il futuro del Paese. La mafia e' un fattore complesso, non solo criminale ma anche economico, sociale, finanziario e politico". Dal procuratore nazionale antimafia e' arrivato un ringraziamento ai giovani impegnati in questa avventura e la promessa di incontrarli nei campi che andranno a lavorare "a Corleone o dovunque sarete", ha detto Grasso rivolgendosi ai ragazzi.
All'incontro era presente anche Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell'associazione tra i famigliari della strage di via dei Georgofili. Nel ringraziare anche lei i giovani impegnati contro la mafia, la Maggiani Chelli ha osservato come "dopo eventi come quello di Brindisi credo sia ritornata un po' la paura -ha detto- La gente si sta nuovamente mobilitando, perche' quando riaffiora la paura le persone si uniscono".
"I giovani che lavorano nelle terre confiscate alla mafia -ha sottolineato Grasso- sono un segno di speranza per il futuro del Paese. La mafia e' un fattore complesso, non solo criminale ma anche economico, sociale, finanziario e politico". Dal procuratore nazionale antimafia e' arrivato un ringraziamento ai giovani impegnati in questa avventura e la promessa di incontrarli nei campi che andranno a lavorare "a Corleone o dovunque sarete", ha detto Grasso rivolgendosi ai ragazzi.
All'incontro era presente anche Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell'associazione tra i famigliari della strage di via dei Georgofili. Nel ringraziare anche lei i giovani impegnati contro la mafia, la Maggiani Chelli ha osservato come "dopo eventi come quello di Brindisi credo sia ritornata un po' la paura -ha detto- La gente si sta nuovamente mobilitando, perche' quando riaffiora la paura le persone si uniscono".
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