Brindisi: Profumo, non credo a scuola militarizzata
ROMA. "La scuola e' per definizione un luogo aperto, libero e sicuro. Non credo in una scuola militarizzata". Cosi' il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, risponde a Lucia Annunziata che, nel corso di 'In mezz'ora', gli chiede se si sta considerando l'ipotesi di presidiare le scuole dopo l'attentato di sabato a Brindisi.
"La scuola e' il Paese - sottolinea il ministro - ci sono 40mila siti, militarizzare la scuola vorrebbe dire militarizzare il Paese. La scuola si difende da sola. La reazione dei ragazzi chiede a noi di aiutarli" dopo l'episodio di ieri che il ministro etichetta come una cosa "folle, bestiale, non umana".
"Certamente si va a scuola". Cosi' il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, risponde a Lucia Annunziata che, nel corso di 'In mezz'ora', gli domanda se domani si tornera' a scuola in tutta Italia. Anche gli studenti dell'istituto professionale 'Morvillo Falcone', dove ieri ha perso la vita Melissa Bassi, torneranno sui banchi, "ma domani andranno a scuola a Majorana", precisa il ministro che assicura che "nei prossimi giorni", poi, torneranno nell'istituto colpito dall'attentato.
"Questa guerra - aggiunge Profumo - cerca di mettere paura, di rompere il rapporto di fiducia tra la scuola e i genitori, tra la scuola e i ragazzi. Ma questa guerra non ha vinto. Il valore della scuola e' di unire il paese, dalla scuola puo' rinascere il paese", sottolinea.
"Certamente si va a scuola". Cosi' il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, risponde a Lucia Annunziata che, nel corso di 'In mezz'ora', gli domanda se domani si tornera' a scuola in tutta Italia. Anche gli studenti dell'istituto professionale 'Morvillo Falcone', dove ieri ha perso la vita Melissa Bassi, torneranno sui banchi, "ma domani andranno a scuola a Majorana", precisa il ministro che assicura che "nei prossimi giorni", poi, torneranno nell'istituto colpito dall'attentato.
"Questa guerra - aggiunge Profumo - cerca di mettere paura, di rompere il rapporto di fiducia tra la scuola e i genitori, tra la scuola e i ragazzi. Ma questa guerra non ha vinto. Il valore della scuola e' di unire il paese, dalla scuola puo' rinascere il paese", sottolinea.