Lavoro: Fornero, con riforma rischio sommerso e fasce deboli

ROMA. Rischio sommerso e allarme fasce deboli: sono i punti nevralgici della riforma del mercato del lavoro messi in evidenza oggi dal ministro Elsa Fornero. ''Fare la riforma nel momento peggiore della crisi non e' una cosa semplice. C'e' il rischio di spingere in nero alcune occupazioni'', ha osservato. Ma bisogna anche fare attenzione a coloro che ''sono in maggiore sofferenza, ai segmenti piu' deboli: su questo siamo in ritardo e forse c'e' anche una qualche mia responsabilita'''.

Il governo, ha aggiunto, ''ha puntato sul rigore per uscire dalla crisi pensando che ci sarebbe stata presto la crescita'' per quindi concentrarsi su chi ha piu' bisogno ma la ripresa ancora non c'e' e ''sotto questo profilo - ha ribadito - forse accusiamo un po' di ritardo''. Mentre si cerca una soluzione al problema dei cosiddetti ''esodati'' sul versante previdenziale, il fronte del lavoro resta caldo. Nella Commissione di merito del Senato e' ripreso l'esame della riforma e per domani sono attesi gli emendamenti. Il confronto si preannuncia comunque difficile: le proposte di modifica al ddl saranno infatti oggetto di incontri notturni tra governo e partiti. Anche se probabilmente le dichiarazioni di oggi della Fornero aprono a qualche misura emendativa in direzione di una maggiore sostenibilita', nonostante l'Idv le bolli come ''irresponsabili''. Il relatore del provvedimento Maurizio Castro (Pdl) ha detto che siamo in una ''fase delicata'' ma conta di arrivare a domattina con un ''prodotto''.

Domani, intanto, presidi e cortei sono previsti in tutta Italia in occasione della giornata nazionale contro la precarieta', organizzata dalla Cgil. A Governo e Parlamento il sindacato guidato da Susanna Camusso chiede innanzitutto la cancellazione dei contratti truffa, l'estensione degli ammortizzatori sociali, un equo compenso, investimenti e innovazione per combattere la disoccupazione.

Ed il 2 giugno, per la prima volta nella storia, Cgil, Cisl e Uil manifestano insieme per cambiare la politica economica del governo. Sara' una grande iniziativa sindacale unitaria per chiedere risposte sui temi del lavoro e del fisco: ''se non si parte dal lavoro e dal reddito dei lavoratori l'unica prospettiva e' il baratro'', ha detto la Camusso.

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