"A Mesagne la Puglia che reagisce"

BARI. "Ovviamente Brindisi e Mesagne sono state di fronte alla comunita' internazionale gli epicentri del dolore, dello sgomento, beh a partire dalla manifestazione di sabato scorso, dalla veglia e dai funerali di Mesagne, queste 2 citta', questo pezzo di Puglia e' diventato il simbolo di un'Italia capace di reagire con compostezza, con serieta' e con determinazione.
Lo afferma Nichi Vendola, dopo le parole del presidente del Consiglio sulla reazione delle popolazioni pugliesi dopo l'attentato di Brindisi, in un'intervista all'emittente tv Telenorba. Abbiamo raccontato - prosegue Vendola - le ferite che sono da lungo tempo inferte al nostro territorio da diverse forme di malavita, di violenza, di criminalita'. Ma abbiamo anche visto qual e' la meravigliosa gente di Puglia che reagisce, che vive un suo corpo a corpo per recuperare alla legalita' e alla civile convivenza ogni millimetro di territorio. Brindisi e Mesagne sono state in passato capitali di organizzazioni mafiose, Brindisi e Mesagne sono anche capitali di una splendida antimafia: quella delle scuole, quella delle cooperative di don Ciotti, quella di Istituzioni che sanno ricostruire un rapporto con il popolo. E la politica sempre piu' di fronte a questo sangue deve imparare ad essere credibile. Penso poi - conclude Vendola - che dobbiamo trarre qualche lezione da questo evento: una lezione riguarda, se posso dirlo, l'invadenza del giornalismo nelle attivita' investigative.
Credo che noi dobbiamo evitare di concedere un vantaggio ai nostri nemici. Bisogna immaginare che non e' possibile che la scena del delitto, l'attivita' paziente delle autorita' competenti debba essere continuamente assediata dal circuito mediatico. Perche' questo puo' produrre dei guai. Bisognerebbe imparare ciascuno il proprio mestiere".

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