Racket e usura: Lecce modello da seguire

LECCE. Il Comune di Lecce continua a scommettere sulla sicurezza. Il Ministero della Funzione Pubblica e il Ministero degli Interni hanno approvato un progetto ad hoc per combattere il racket, l’usura e le estorsioni grazie ai finanziamenti legati al Pon Sicurezza,  Misura 2.4.
Sono in arrivo 500.000 euro per arredi urbani e infrastrutture  per gli sportelli antiracket di Lecce, Brindisi e Taranto e 1 milione 300mila euro per la gestione triennale degli stessi centri.
L’annuncio è stato dato oggi ina una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il sindaco, Paolo Perrone, il dirigente del settore Programmazione e Gestione Risorse Comunitarie, Giuseppe Naccarelli, la presidente dell’Associazione AntiRacket Salento, Maria Antonietta Gualtieri e Mingo di Striscia La Notizia, scelto quale testimonial del progetto.
Per contrastare episodi legati alla criminalità è stata fondamentale la costituzione  di Antiracket Salento, l’associazione presieduta da Mariantonietta Gualtieri che qualche anno fa propose al sindaco di Lecce, Paolo Perrone, la creazione di uno Sportello Comunale Antiracket per l’assistenza alle vittime di estorsione e usura.
Il sindaco comprese l’importanza della proposta e accettò di condividerla, non esitando a concedere una prima sede in viale De Pietro, 16, nei locali che furono del Comando di Polizia Municipale.
Da quel momento lo Sportello Comunale è divenuto un punto di riferimento speciale e unico per tutti gli imprenditori vittime dei reati in questione: negli anni sono stati prodotti significativi risultati in termini di denunce, assistenza alle vittime per le pratiche di accesso al Fondo di Solidarietà, sospensioni dei termini , raccolta di informazioni trasmesse puntualmente alla Procura della Repubblica, interventi per accesso al credito, sostegno psicologico e assistenza legale e tecnica. Attività che oggi vengono considerate necessarie  e irrinunciabili, ma inesistenti prima.
Gli Sportelli si occupano anche di accesso al credito, colloquiando con Istituti di credito per appianare situazioni debitorie che, purtroppo, negli ultimi tempi hanno indotto al suicidio diversi imprenditori: “Nessuno ha la bacchetta magica – ha spiegato la presidente dell’Associazione AntiRacket Salento, Maria Antonietta Gualtieri - ma certamente con il supporto psicologico e con l’intervento presso le banche, si possono ammorbidire situazioni che, nella solitudine di chi vive il disagio, rischiano l’implosione nella forma più tragica”.
Grazie ai significativi risultati raggiunti, lo Sportello Antiracket Salento è diventato un modello da seguire. Dopo l’apertura di uno sportello ad hoc a Taranto anche le città di Brindisi e Bari mostrarono interesse verso la positiva esperienza leccese. Ecco perché Antiracket Salento è arrivato a costituire la Federazione Antiracket Antimafia Puglia con il preciso obiettivo di organizzare “il sistema antiracket” del territorio e di operare con le stesse strategie. Per rispondere a tale esigenza di alto profilo sociale e per dare certezza all’offerta di qualità di servizi e soprattutto in termini di competenza specifica nel campo, il Centro leccese ha provveduto a certificare le associazioni di appartenenza alla FAAP (Federazione Antiracket Antimafia Puglia) con la denominazione unica Antiracket Salento, seguita dalla città di appartenenza e nello specifico Antiracket Salento Brindisi, Taranto, Gallipoli e a breve Nardò e, ovviamente la “Casa madre” di Lecce. Lo stesso sistema di certificazione si applicherà per le associazioni che verranno costituite nelle province di Brindisi e Taranto.
Grazie alla disponibilità offerta dall’Amministrazione Comunale di Lecce, lo sportello Antiracket Salento si trasferirà presto nella nuova sede, al civico 20 di via Francesco De Simone.
“L’Amministrazione Comunale di Lecce, insieme all’Associazione AntiRacket Salento – ha spiegato il sindaco Paolo Perrone -  si è fatta promotrice di un progetto nell’ambito del Programma PON Sicurezza, un Programma Operativo Nazionale a cura del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno che si propone di migliorare le condizioni di sicurezza nelle regioni Obiettivo Convergenza: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Questo Programma si poggia su tre pilastri: sicurezza, sviluppo e legalità e proprio nell’ambito di questi tre valori fondamentali per tutte le comunità governate che si è deciso di concertare il progetto che vi stiamo presentando oggi”.
“Come Amministrazione Comunale – aggiunge il sindaco Paolo Perrone  –  volevamo individuare un luogo facilmente identificabile capace di creare le condizioni per mettere le vittime dell’usura a proprio agio, denunciando i propri aguzzini. Per questo, sin da subito, abbiamo deciso di schierarci al fianco di questa associazione per offrire un supporto a tutte le vittime di un fenomeno, come quello dell’usura, che aggredisce le persone più deboli e bisognose, oramai divenute, per effetto della grave crisi che attanaglia il nostro territorio, la parte più consistente della comunità leccese. Fondamentale, dunque, diventa  l’apporto degli operatori degli sportelli antiracket – usura in quanto possono svolgere una fondamentale opera di collegamento tra le vittime del reato- spesso contrastate tra la necessità di porre termine alle vessazioni subìte ad opera degli usurai ed il timore di esporsi in prima persona- e gli organi inquirenti”. “ Ebbene - conclude il sindaco Perrone - questa è la nostra risposta, una risposta forte per tranquillizzare il territorio rassicurandolo sulla presenza costante delle Istituzioni al fianco degli imprenditori, al fianco della gente perbene che lotta ogni giorno per vivere e sopravvivere”.
“Siamo giunti a questo importante traguardo che per noi rappresenta solo un nuovo punto di partenza – commenta la presidente Maria Antonietta Gualtieri, Coordinatrice dell’intero progetto – grazie alla disponibilità e al senso di responsabilità civica del sindaco Paolo Perrone, all’onorevole Alfredo Mantovano che ha sostenuto tutte le fasi ministeriali del progetto e al lavoro infaticabile del dirigente dell’Ufficio Programmazione e Gestione delle Risorse Comunitarie, dottor Giuseppe Naccarelli  che ha svolto un ruolo fondamentale  di assistenza tecnica per la realizzazione del Progetto. Un grazie particolare va anche al dottor Pasquale Gorgoni coordinatore dell’Ufficio Patrimonio per quanto di competenza nell’ambito progettuale”.
Ha accettato con “entusiasmo”  di calarsi nel ruolo di testimonial della legalità Mingo di Striscia La Notizia. Sarà lui a realizzare e a curare lo spot che accompagnerà la campagna di sensibilizzazione.

Per ulteriori informazioni sullo Sportello Antiracket Salento si può mandare una e mail a: antiracketsegreteria@libero.it o ad antiracketsalento@libero.it,  oppure si può telefonare ai numeri 0832 682681 – 339 7597808 (fax: 0832 682675).