ROMA. Sono oltre 14.000 gli obiettivi "a rischio" posti sotto il controlo delle forze di polizia, con l'utilizzo di circa 18.000 unita' impegnate nelle diverse tipologie di vigilanza, e 550 persone sottoposte a scorta o a tutela, con servizi che impegnano oltre 2.000 operatori di polizia.
Sono le misure decise dal Comitato nazionale dell'ordine e della sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, che "sulla base di un'approfondita analisi della situazione e delle valutazioni compiute, ha confermato l'esigenza di mantenere alto il livello di attenzione e di vigilanza, rafforzando i dispositivi di sicurezza nei confronti di obiettivi sensibili e di persone esposte a specifico rischio". Fermo restando il contingente di 4.250 unita' delle Forze armate, "saranno utilizzati maggiori unita' di militari necessarie a soddisfare le esigenze segnalate dalle autorita' provinciali di pubblica sicurezza".
Continuera' in ogni caso ad essere assicurata "l'attivita' di perlustrazione e pattugliamento congiunto alle forze di polizia". Una delle necessita' emerse dal Comitato al Viminale e' stata quella di approfondire l'azione di intelligence e le investigazioni preventive "allo scopo di neutralizzare i rischi di eventuali atti eversivi che possano alimentare momenti di tensione".
Sono le misure decise dal Comitato nazionale dell'ordine e della sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, che "sulla base di un'approfondita analisi della situazione e delle valutazioni compiute, ha confermato l'esigenza di mantenere alto il livello di attenzione e di vigilanza, rafforzando i dispositivi di sicurezza nei confronti di obiettivi sensibili e di persone esposte a specifico rischio". Fermo restando il contingente di 4.250 unita' delle Forze armate, "saranno utilizzati maggiori unita' di militari necessarie a soddisfare le esigenze segnalate dalle autorita' provinciali di pubblica sicurezza".
Continuera' in ogni caso ad essere assicurata "l'attivita' di perlustrazione e pattugliamento congiunto alle forze di polizia". Una delle necessita' emerse dal Comitato al Viminale e' stata quella di approfondire l'azione di intelligence e le investigazioni preventive "allo scopo di neutralizzare i rischi di eventuali atti eversivi che possano alimentare momenti di tensione".