BRINDISI. Una maturita' particolare quest'anno all'Istituto 'Morvillo-Falcone' di Brindisi, macchiato dalla morte di Melissa Bassi, con i ragazzi che hanno voglia di andare avanti "ma senza mai dimenticare" e che cercano di proseguire il loro percorso anche per la loro compagna uccisa. Mino Cucco, 18 anni, alunno della V C il prossimo 20 giugno dovra affrontare l'esame per diplomarsi nel settore Servizi Sociali,'sogna' di iscriversi a Scienze Infermieristiche, e dedica il 'suo' esame a Melissa. "Quest'ultimo sforzo dobbiamo farlo per noi, ma anche per Melissa alla quale e' stata negata questa possibilita"'.
Un ragazzo come tanti, forse un po' 'secchione' ( si presenta all'esame con una media tra il 9 e il 10) che ammette "e' stato difficile rimettersi sui libri dopo attentato". "L'esame di maturita' - racconta Mino all'Adnkronos - rappresenta gia' di per se' uno scoglio enorme per tutti gli studenti ma, dopo l'attentato, e' ancora piu' difficile. Rimettersi sui libri dopo quello che e' successo e' ancora piu' difficoltoso. Certo - aggiunge - ti ci metti ma spesso la mente si blocca e ti torna in mente quel giorno, pensi che poteva andare peggio...".
"Io - prosegue - mi sento fortunato perche', comunque, qualcuno da lassu' mi ha dato la possibilita' di proseguire, cosa che non e' successa, invece, a Melissa. Mi do la forza, c'e' voglia di continuare in tutti noi, ma senza mai dimenticare". Anche per questo "dedico la mia maturita', certamente ai miei genitori che hanno fatto tanti sacrifici, ma anche a Melissa, a cui non e' stata data la possibilita' di raggiungere questo traguardo. E spero che non solo quest'anno, ma anche nei prossimi anni i maturandi facciano lo stesso".
Un ragazzo come tanti, forse un po' 'secchione' ( si presenta all'esame con una media tra il 9 e il 10) che ammette "e' stato difficile rimettersi sui libri dopo attentato". "L'esame di maturita' - racconta Mino all'Adnkronos - rappresenta gia' di per se' uno scoglio enorme per tutti gli studenti ma, dopo l'attentato, e' ancora piu' difficile. Rimettersi sui libri dopo quello che e' successo e' ancora piu' difficoltoso. Certo - aggiunge - ti ci metti ma spesso la mente si blocca e ti torna in mente quel giorno, pensi che poteva andare peggio...".
"Io - prosegue - mi sento fortunato perche', comunque, qualcuno da lassu' mi ha dato la possibilita' di proseguire, cosa che non e' successa, invece, a Melissa. Mi do la forza, c'e' voglia di continuare in tutti noi, ma senza mai dimenticare". Anche per questo "dedico la mia maturita', certamente ai miei genitori che hanno fatto tanti sacrifici, ma anche a Melissa, a cui non e' stata data la possibilita' di raggiungere questo traguardo. E spero che non solo quest'anno, ma anche nei prossimi anni i maturandi facciano lo stesso".