ROMA. Il declassamento di Moody's sul debito sovrano dell'Italia ''e' del tutto ingiustificato e fuorviante''. Lo ha detto il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, intervenendo all'assemblea annuale dell'Ance. Il giudizio di Moody's, ha aggiunto Passera, ''non riconosce le azioni concrete che sono state prese e avviate. Non riconosce un impegno ormai dimostrato e solido a gestire i nostri conti pubblici.
Credo che i mercati invece questo riconoscimento lo daranno nel tempo, perche' il lavoro del Governo continuera' forte come e' stato fino ad ora''. La decisione di Moody's, che ha tagliato il rating sul debito pubblico dell'Italia da A3 a Baa2, e' arrivata nella notte.
Il merito di credito dell'Italia scende cosi' di due gradini, una decisione, ha spiegato l'agenzia di rating, legata agli effetti domino che potrebbero arrivare dall'uscita della Grecia dall'euro e dalla crisi delle banche spagnole.
''L'Italia probabilmente dovra' sopportare un ulteriore e forte aumento nei costi di finanziamento, ha scritto Moody's, secondo cui anche l'Outlook e' negativo, mentre rimane lo scetticismo sulle capacita' operative e sull'efficacia del cosiddetto scudo anti-spread ancora tutto da definire in sede di Eurozona. Il merito di credito e' ora appena due livelli sopra quello di ''spazzatura''. La discesa dello standing creditizio a ridosso del cosidetto ''non investment grade'', cioe' non affidabile per gli investitori istituzionali, non cambia di molto le prospettive, visto che la fuga degli investitori istituzionali esteri dal debito pubblico italiano e' gia' a buon punto.
Contro la tenuta del rating giocano anche fattori ''made in Italy'', quali ''crescita economica debole'' e ''l'alta disoccupazione'', due elementi che mettono in pericolo ''il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica'', ha argomentato Moody's. Infine le elezioni politiche del 2013, perche' nonostante il ''forte impegno'' dell'attuale governo, ''il clima politico e l'avvicinamento alle elezioni sono un'altra fonte di rischio'' soprattutto sulla capacita di continuare, ha spiegato l'agenzia di rating, l'azione riformatrice.
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