BARI. “Questa mattina i Presidenti delle conferenze dei Sindaci di Bari, Lecce e Foggia, al di là delle appartenenze politiche, hanno riservato un fiume di critiche al merito e al metodo delle scelte adottate dal Governo regionale per la chiusura di ospedali e punti nascita senza preventiva concertazione con gli stessi Presidenti e con i Comuni che essi rappresentano. Nel pomeriggio, invece, dal Direttore Generale della Asl di Taranto abbiamo avuto le prime inquietanti ‘rivelazioni’ sulla situazione del personale rinveniente dalla Pianta organica”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, che spiega: “Mentre i rappresentanti degli Enti Locali continuano a confermare di non essere stati minimamente coinvolti dal Governo Regionale nella fase di redazione del Piano di Rientro e, quindi, nella fase delle scelte da compiere sui singoli territori e i vertici delle Asl e delle Aziende Ospedaliere hanno elencato le tante criticità che stanno incontrando, il Direttore Generale della Asl di Taranto ci ha illustrato la situazione del personale della sua Asl, così come rinviene dalla Pianta organica.
Su un totale di 4.200 dipendenti previsti nel territorio della Asl di Taranto, ce ne sono 621 che, usufruendo dei benefici della Legge 104/92, lavorano meno di 36 ore a settimana; altri 600 per cui le commissioni medico – collegiali hanno stabilito funzioni diverse rispetto a quelle per cui erano stati assunti; 52 in maternità e 12 in distacco sindacale.
Ciò significa che nella Asl di Taranto il personale in servizio permanente effettivo e a tempo pieno è solo il 70% di quello previsto in Pianta Organica. Da qui si evince l’utilità della nostra battaglia degli ultimi anni per la veloce approvazione delle Piante organiche di tutte le Asl e le aziende ospedaliere della Puglia, in modo tale da poter avere contezza del numero dei posti da coprire e poter decidere come, quando e dove andare a coprire le carenze.
E’ evidente - conclude Palese - che se già in partenza in una Asl il 30% del personale, per svariati motivi, non lavora a tempo pieno, è impossibile poter programmare il lavoro e garantire assistenza ai pazienti, specie nei periodi in cui si aggiunge anche il personale in ferie. Continuiamo quindi a chiedere che tutte le piante organiche siano approvate entro il 5 luglio prossimo, così come prevede la Legge Regionale 11/2012, poiché è fin troppo evidente che le criticità dovute alle carenze di personale, non sono da imputare solo ai vincoli finanziari da rispettare”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, che spiega: “Mentre i rappresentanti degli Enti Locali continuano a confermare di non essere stati minimamente coinvolti dal Governo Regionale nella fase di redazione del Piano di Rientro e, quindi, nella fase delle scelte da compiere sui singoli territori e i vertici delle Asl e delle Aziende Ospedaliere hanno elencato le tante criticità che stanno incontrando, il Direttore Generale della Asl di Taranto ci ha illustrato la situazione del personale della sua Asl, così come rinviene dalla Pianta organica.
Su un totale di 4.200 dipendenti previsti nel territorio della Asl di Taranto, ce ne sono 621 che, usufruendo dei benefici della Legge 104/92, lavorano meno di 36 ore a settimana; altri 600 per cui le commissioni medico – collegiali hanno stabilito funzioni diverse rispetto a quelle per cui erano stati assunti; 52 in maternità e 12 in distacco sindacale.
Ciò significa che nella Asl di Taranto il personale in servizio permanente effettivo e a tempo pieno è solo il 70% di quello previsto in Pianta Organica. Da qui si evince l’utilità della nostra battaglia degli ultimi anni per la veloce approvazione delle Piante organiche di tutte le Asl e le aziende ospedaliere della Puglia, in modo tale da poter avere contezza del numero dei posti da coprire e poter decidere come, quando e dove andare a coprire le carenze.
E’ evidente - conclude Palese - che se già in partenza in una Asl il 30% del personale, per svariati motivi, non lavora a tempo pieno, è impossibile poter programmare il lavoro e garantire assistenza ai pazienti, specie nei periodi in cui si aggiunge anche il personale in ferie. Continuiamo quindi a chiedere che tutte le piante organiche siano approvate entro il 5 luglio prossimo, così come prevede la Legge Regionale 11/2012, poiché è fin troppo evidente che le criticità dovute alle carenze di personale, non sono da imputare solo ai vincoli finanziari da rispettare”.
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