BARI. “Chiederemo nei prossimi giorni un Consiglio regionale monotematico per fare il punto sulle criticità nella sanità pugliese create da un piano di riordino che continua a lasciarci alquanto perplessi nelle modalità di attuazione e per scelte che stanno mettendo a serio rischio la tutela della salute della popolazione.
Il dibattito in Aula, diventa, siamo convinti, un passaggio obbligato anche dopo le recenti notizie tragiche apparse sulla stampa, con un riferimento particolare al caso di Mola di Bari, dove un turista è deceduto mentre il punto di primo soccorso era chiuso, e di Conversano, dove le ambulanze del ‘118’ non hanno né medici né infermieri a bordo ed è capitato che un infartuato sia stato affidato ad un soccorritore e all'autista. Il Consiglio regionale sarà anche l'occasione per fare il punto sulle ormai ‘famigerate’ piante organiche e sulle assunzioni e stabilizzazioni di personale medico, infermieristico e amministrativo e su quanto sta accadendo nel braccio di ferro in atto tra case di cura accreditate e Regione Puglia, a cominciare dal caso Cbh, dove 338 dipendenti rischiano il licenziamento e il territorio rischia al contempo di perdere fondamentali servizi sanitari”.
A riferirlo il Consigliere regionale e vicecapogruppo PdL, Massimo Cassano.
Il dibattito in Aula, diventa, siamo convinti, un passaggio obbligato anche dopo le recenti notizie tragiche apparse sulla stampa, con un riferimento particolare al caso di Mola di Bari, dove un turista è deceduto mentre il punto di primo soccorso era chiuso, e di Conversano, dove le ambulanze del ‘118’ non hanno né medici né infermieri a bordo ed è capitato che un infartuato sia stato affidato ad un soccorritore e all'autista. Il Consiglio regionale sarà anche l'occasione per fare il punto sulle ormai ‘famigerate’ piante organiche e sulle assunzioni e stabilizzazioni di personale medico, infermieristico e amministrativo e su quanto sta accadendo nel braccio di ferro in atto tra case di cura accreditate e Regione Puglia, a cominciare dal caso Cbh, dove 338 dipendenti rischiano il licenziamento e il territorio rischia al contempo di perdere fondamentali servizi sanitari”.
A riferirlo il Consigliere regionale e vicecapogruppo PdL, Massimo Cassano.
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