Ilva: custodi stabiliranno stop emissioni. "Per ora nessun rischio Cig"


TARANTO. "Con quest'azienda non abbiamo mai parlato di ricorso ad ammortizzatori sociali in questa storia.

Mai, compreso oggi". Lo ha sottolineato Antonio Talò, segretario provinciale della Uilm di Taranto dopo l'incontro con il presidente dell'Ilva Bruno Ferrante. Per il segretario provinciale della Fiom Cgil di Taranto, Donato Stefanelli "l'Ilva si salva solo se la sua proprietà decide di seguire il percorso indicato dai magistrati, dal gip, dal tribunale del riesame''.

Intanto la produzione attuale dell'Ilva è al 70%, secondo quanto ha comunicato il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, ai rappresentanti delle organizzazioni metalmeccaniche che ha incontrato oggi. Lo ha riferito il segretario territoriale Uil, Antonio Talò, a conclusione della riunione."L'azienda - ha detto Talò - ha certificato anche a noi con dati alla mano che siamo a un 70% della produzione reale. Il 70% è il minimo consentito per altiforni e cokerie''.

Intanto per il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, è "compito dei custodi-amministratori stabilire, attuare le modalità tecniche per perseguire il risultato immediato di interrompere le emissioni all'esterno. I tecnici stanno finendo il loro lavoro", e "i custodi possono già passare ad una fase operativa non appena avranno tutte le cognizioni per farlo". Poi Sebastiao precisa che "è stata chiesta ai custodi amministratori una stima dei conti (per mettere gli impianti a norma)".

1 Commenti

  1. E' di questi giorni d'attualità la soluzione realizzata da un impianto siderurgico, quello della Hyundai Steel Corporation in Corea del Sud, dove si è risolto con la copertura del Parco minerario di stoccaggio con delle cupole. Costo complessivo 5,5 miliardi di euro per coprire 65 ettari di capannoni. Troppi dice il gruppo Riva e il Ministro. I tarantini non devono lasciarsi scappare questa occasione per risolvere una volta per tutte il problema Italsider. Premere per la copertura del sito di stoccaggio e, con tanto buon senso e anche creatività tutta italiana, invece di spendere tanti quattrini per coprire 65 ettari con cupole, realizzare dei grandi capannoni con coperture di pannelli fotovoltaici. Il costo viene ammortizzato dalla produzione di energia che verrà poi utilizzata per la fabbrica e per l'intera città.

    RispondiElimina
Nuova Vecchia

Modulo di contatto