Martini: Papa, fu generoso servitore Vangelo

ROMA. Benedetto XVI ha potuto salutarlo lo scorso 3 giugno, nell'episcopio di Milano: 7 minuti appena ma di comunicazione profonda. Uno scambio di sguardi, poche parole (a causa della malattia ormai avanzata, Martini parlava con difficolta', servendosi di un piccolo megafono). Un abbraccio fraterno.

Da Castel andolfo dove si trova in vacanza, il Papa ha mandato un messaggio di cordoglio per la morte dell'arcivescovo. "Il cardinale Carlo Maria Martini ha servito generosamente il Vangelo e la Chiesa", ha detto Benedetto XVI in un messaggio al cardinale Scola, attuale successore di Martini, esprimendo la propria "tristezza" per la morte del porporato gesuita "dopo lunga malattia, vissuta con animo sereno e fiducioso abbandono in Dio".

Un abbraccio fraterno. Piu' volte, da quando e' Papa, Joseph Ratzinger aveva voluto rendere omaggio al grande cardinale gesuita, punto di riferimento dell'ala progressista nel Conclave del 2005 dopo essere stato il simbolo di una chiesa piu' aperta e dialogante per tutto il pontificato di Giovanni Paolo II, il Papa polacco che lo aveva nominato a sorpresa arcivescovo di Milano (la piu' grande diocesi del mondo) il 29 dicembre 1979 e lo ha consacrato personalmente il 6 gennaio del 1980.

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