Brindisi: i ragazzi, torniamo a scuola con cuore pieno di speranza

BRINDISI. Da Brindisi a Roma, per non dimenticare: "Siamo tornati a scuola da qualche giorno col cuore pieno di speranza, abbiamo ritrovato quasi tutti i nostri docenti che, con grande senso di abnegazione, ci hanno guidati in un momento terribile e, soprattutto, abbiamo ritrovato le care compagne colpite dalla tragedia. Ne manca una pero', Melissa. A lei, vittima innocente dell'irrazionalita' umana, rivolgiamo quotidianamente il nostro pensiero". A leggere queste parole di fronte al ministro dell'Istruzione Francesco Profumo e al ministro per la Cooperazione e l'Integrazione Andrea Riccardi e' la rappresentante di istituto della scuola Morvillo-Falcone di Brindisi: gli studenti dell'istituto colpito lo scorso 19 maggio da un attentato sono stati ricevuti oggi nella sede del ministero guidato da Riccardi.

Vanessa, Veronica, Sabrina, Selena e Azzurra, le cinque ragazze ferite nell'attentato di Brindisi, siedono con i loro genitori. Alcune sono ancora incerottate e ascoltano la rappresentante d'istituto che continua il discorso: "Ci sentiamo piu' forti, vogliamo, ora piu' che mai, essere protagonisti della vita del Paese e del nostro futuro". Di fronte a lei, una platea di almeno settanta ragazzi che annuiscono in silenzio: "Sappiamo che le sfide sono tante, vogliamo accettarle perche' quando siamo capaci di unirci, siamo davvero un grande Paese".

Insieme a loro, in un incontro dove commozione e ilarita', grazie alle battute dei ministri, sono andate di pari passo, anche gli studenti dell'istituto Giorgi di Brindisi, gia' noti a Riccardi e Profumo per il progetto sulla legalita' 'Cittadinanza-Costituzione-Sicurezza'. "Siete di un'eleganza da ministero", li apostrofa il ministro Riccardi mentre due di loro gli consegnano dei regali per ringraziarlo dell'invito: un book fotografico, due stampe del centro storico di Brindisi e un libro. "I nostri rapporti sono istituzionali ma, come vedete - afferma Riccardi - anche carichi di simpatia". La complicita' e' tale che un ragazzo dell'istituto Giorgi, invitato a cantare, intona 'Imagine' di John Lennon.

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