BARI. “Bari merita di più delle contese per la gestione delle risorse destinate alla costruzione delle carriere politiche di qualcuno. Le valutazioni conclusive sui risultati della 76^ edizione della Campionaria barese hanno registrato, infatti, oltre al flop con il brindisi dell’assurdo della premiata ditta Viesti-Volpicella, anche una contesa interna al consiglio di amministrazione che conferma le non tanto velate contrapposizioni tra Vendola ed Emiliano, entrambi rappresentanti di due soci fondatori, la Regione Puglia e il Comune di Bari.
Solo questo basterebbe per confermare come la nostra idea di aprire, per il futuro della Campionaria e più in generale della Fiera del Levante, una prospettiva che ne sottragga lo sviluppo alle consuete logiche di spartizione politica, debba trovare al più presto confronto e attuazione. Occorre subito un cambio di passo dopo questa fiera della transizione che, ci auguriamo, non diventi cronica stabilità dei flop.
Queste logiche spartitorie, mascherate da atti contrabbandati per nuovo corso, vengono confermate anche dalle proteste sulle assunzioni clientelari, sulla esternalizzazione di servizi, a cominciare dall’ufficio stampa per cui la Fiera è già dotata di professionalità specifiche e sull’assegnazione degli spazi.
Arrampicarsi sugli specchi di numeri inverosimili e successi improbabili, non serve a cancellare una desolazione senza precedenti nella storia dell’Ente.
Archiviata davvero la transizione, che si cominci sul serio una adeguata azione di rilancio e di rinnovamento su un piano differente dal carrozzone clientelare, per un fiera più moderna e al passo con le nuove esigenze culturali, sociali e produttive”.
Lo dichiara in una nota il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, coordinatore cittadino del Pdl Bari.
Solo questo basterebbe per confermare come la nostra idea di aprire, per il futuro della Campionaria e più in generale della Fiera del Levante, una prospettiva che ne sottragga lo sviluppo alle consuete logiche di spartizione politica, debba trovare al più presto confronto e attuazione. Occorre subito un cambio di passo dopo questa fiera della transizione che, ci auguriamo, non diventi cronica stabilità dei flop.
Queste logiche spartitorie, mascherate da atti contrabbandati per nuovo corso, vengono confermate anche dalle proteste sulle assunzioni clientelari, sulla esternalizzazione di servizi, a cominciare dall’ufficio stampa per cui la Fiera è già dotata di professionalità specifiche e sull’assegnazione degli spazi.
Arrampicarsi sugli specchi di numeri inverosimili e successi improbabili, non serve a cancellare una desolazione senza precedenti nella storia dell’Ente.
Archiviata davvero la transizione, che si cominci sul serio una adeguata azione di rilancio e di rinnovamento su un piano differente dal carrozzone clientelare, per un fiera più moderna e al passo con le nuove esigenze culturali, sociali e produttive”.
Lo dichiara in una nota il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, coordinatore cittadino del Pdl Bari.