Ilva: gip, richiesta azienda sconcertante

TARANTO. "La richiesta dell'Ilva e' sconcertante". Lo scrive il gip del Tribunale di Taranto, Patrizia Todisco, che oggi ha emesso un decreto in cui sostanzialmente rigetta il piano di interventi proposto dall'azienda siderurgica alla quale era allegata una richiesta della societa' di poter mantenere una minima capacita' produttiva, nonostante il sequestro dell'area a caldo.

Per i pm questa istanza rappresentava una vera e propria richiesta di facolta' d'uso, sia pur ridotta, in modifica dell'ordinanza di sequestro dello stesso gip. Per questo la Procura ha espresso solo un parere obbligatorio ma non vincolante e poi ha passato la parola al giudice. Il decreto del gip ricalca sostanzialmente il parere espresso dai pm (ma riporta anche molti passaggi della decisione del Tribunale del Riesame del 7 agosto) che si erano espressi confortati dalle relazioni dei custodi amministratori giudiziari, e da' atto che le disposizioni del pm per l'attuazione del provvedimento sono perfettamente in linea con quanto affermato dal Tribunale del Riesame.

"E' inaccettabile", secondo il gip, il ragionamento dell'Ilva che "ha chiesto l'autorizzazione all'attivita' produttiva, non quantitativamente precisata, finalizzata sostanzialmente alla sostenibilita' e alla realizzazione del risanamento, come se ci fosse una inesigibilita' economica". Sostanzialmente la posizione dell'Ilva si configurava in questo modo: non si possono attuare gli interventi di ambientalizzazione se non si continua a produrre e si faceva intendere, secondo i pm e il gip, che c'e' una ragione economica alla base di questa posizione.

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