BRINDISI. "Neppure il dibattito sull’accorpamento delle Province sta facendo registrare compattezza e unità d’intenti nella classe dirigente politica brindisina. Stiamo assistendo a giochi di convenienza politica piuttosto che all’esercizio della tutela del territorio e degli interessi delle comunità cittadine. A Brindisi, finanche quando la strada preferenziale sembra ormai tracciata con Taranto, si assiste allo sgretolarsi dell’identità territoriale con fughe in avanti di Comuni che preferiscono Lecce (vedi Torchiarolo, Sandonaci e San Pietro Vernotico), e di altri che intendono aggregarsi all’area Metropolitana di Bari come nel caso di Fasano.
Il dato certo è che perdendo “pezzi” Brindisi si indebolisce ancor più con l’altra Provincia aggregante, sia che si tratti di Taranto o Lecce o l’area Metropolitana di Bari. Solo se restiamo uniti e compatti possiamo rivendicare ciò che a me pare assolutamente giusto, cioè pari dignità tra i capoluoghi come ad esempio la Pesaro-Urbino. Se il nostro “peso” diminuisce da 20 Comuni a 15 o 10 questo obiettivo diventa sicuramente quasi impossibile da raggiungere. E’ innegabile che risulterebbe depauperato il nostro potere contrattuale. Ma la mia idea, in linea con la logica del risparmio che i tempi attuali impongo, è che senza creare una nuova provincia Brindisi-Taranto si accorpino le tre realtà territoriali del Salento avendo quindi una sola provincia Brindisi-Lecce-Taranto sicuramente con maggiori vantaggi sul piano della spesa. Forse questa ipotesi potrebbe unificare le molteplici preferenze espresse sino ad oggi che offrono purtroppo di Brindisi un’immagina frammentaria e litigiosa.
Che 64 Province vadano accorpate è ormai un dato di certezza inevitabile e Brindisi dovrà fare i conti con questa esigenza anche se il mio modesto parere è che le Province, per evitare disuguaglianze, andavano eliminate tutte, nessuna esclusa.
Infine una considerazione di ordine pratico. Non vorrei che il dibattito su questo argomento diventi una sorta di giustificazione a imperdonabili “distrazioni” su problemi molto gravi che penalizzano la comunità provinciale brindisina: primi fra tutti l’elevato tasso di disoccupazione, la scadente qualità e quantità di servizi sanitari erogati, la mancanza di prospettive concretamente valide per lo sviluppo economico e sociale del territorio".
A riferirlo in una nota il consigliere regionale PdL, Maurizio Friolo.
Il dato certo è che perdendo “pezzi” Brindisi si indebolisce ancor più con l’altra Provincia aggregante, sia che si tratti di Taranto o Lecce o l’area Metropolitana di Bari. Solo se restiamo uniti e compatti possiamo rivendicare ciò che a me pare assolutamente giusto, cioè pari dignità tra i capoluoghi come ad esempio la Pesaro-Urbino. Se il nostro “peso” diminuisce da 20 Comuni a 15 o 10 questo obiettivo diventa sicuramente quasi impossibile da raggiungere. E’ innegabile che risulterebbe depauperato il nostro potere contrattuale. Ma la mia idea, in linea con la logica del risparmio che i tempi attuali impongo, è che senza creare una nuova provincia Brindisi-Taranto si accorpino le tre realtà territoriali del Salento avendo quindi una sola provincia Brindisi-Lecce-Taranto sicuramente con maggiori vantaggi sul piano della spesa. Forse questa ipotesi potrebbe unificare le molteplici preferenze espresse sino ad oggi che offrono purtroppo di Brindisi un’immagina frammentaria e litigiosa.
Che 64 Province vadano accorpate è ormai un dato di certezza inevitabile e Brindisi dovrà fare i conti con questa esigenza anche se il mio modesto parere è che le Province, per evitare disuguaglianze, andavano eliminate tutte, nessuna esclusa.
Infine una considerazione di ordine pratico. Non vorrei che il dibattito su questo argomento diventi una sorta di giustificazione a imperdonabili “distrazioni” su problemi molto gravi che penalizzano la comunità provinciale brindisina: primi fra tutti l’elevato tasso di disoccupazione, la scadente qualità e quantità di servizi sanitari erogati, la mancanza di prospettive concretamente valide per lo sviluppo economico e sociale del territorio".
A riferirlo in una nota il consigliere regionale PdL, Maurizio Friolo.