GROSSETO. Prima dell'urto contro gli scogli del Giglio per la nave Costa Concordia ''c'erano ampi spazi e tantissima acqua e tempo per accostare e portarsi fuori dal pericolo'', mentre ''la manovra dopo l'urto fu assolutamente fortuita perche' la nave era senza controllo''. Lo ha detto l'ammiraglio Cavo Dragone rispondendo ad alcuni chiarimenti richiesti dal gip Valeria Montesarchio sulle condizioni di manovrabilita' della nave e la possibile distanza di arresto nel momento dell'incidente.