Il Cavaliere si fa da parte. Finisce il Berlusconismo?

Nicola Zuccaro. L'altalena riguardante la conferma e la smentita di una ricandidatura di Silvio Berlusconi alla guida del centrodestra è terminata. L'annuncio ufficiale, anticipato dalle agenzie, ha già fatto il giro delle redazioni. Dopo 18 anni "Silvio non ci sarà".

Volgendo al futuro con la parafrasi di uno spot musical-elettorale corrispondente al "Meno male che Silvio c'è", il Cavaliere abdicherà a chi, il 16 Dicembre, uscirà vincente dall'urna delle Primarie del Pdl. Come egli stesso ha anticipato sarà comunque dietro le quinte dispensando di consigli la giovane guida del centro-destra nonchè la relativa classe dirigente che afferisce al Popolo delle Libertà. Resta però con la sua abdicazione un quesito appetibile alla politologia italiana ed internazionale.

Finirà o proseguirà la stagione del 'Berlusconismo' intesa come visione particolare della politica quale espressione originale della Seconda Repubblica antitetica alla visione generalistica della Prima? Largo ai giovani, prima di tutto, per l'ardua sentenza.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto