BARI. «Io sto assistendo con un certo sgomento al dibattito sul giovanilismo nella nostra società ». Lo ha dichiarato il sindaco di Bari, Michele Emiliano, durante la tavola rotonda su "L'alba di una bella storia" in occasione del sessantacinquesimo anniversario della attività dell'Opera don Guanella in città e nel primo anniversario della canonizzazione di don Luigi Guanella.
«Si parte dal presupposto – ha spiegato Emiliano – che se una cosa è "giovane" funziona. In realtà anche i giovani sono oggetto di una discriminazione potentissima esattamente come accade per gli anziani: è un'altra stranezza del nostro tempo, ma a seconda dei contesti i discorsi che si fanno non sono unici, sono relativi: se uno si trova in un luogo dove ci sono gli anziani parla in un modo, se ci sono i giovani parla in un altro modo». «Questi due mondi, dei giovani e degli anziani – ha concluso – sono in realtà la stessa cosa: sono i mondi delle esperienze e delle potenzialità che non vengono valorizzate».
«Si parte dal presupposto – ha spiegato Emiliano – che se una cosa è "giovane" funziona. In realtà anche i giovani sono oggetto di una discriminazione potentissima esattamente come accade per gli anziani: è un'altra stranezza del nostro tempo, ma a seconda dei contesti i discorsi che si fanno non sono unici, sono relativi: se uno si trova in un luogo dove ci sono gli anziani parla in un modo, se ci sono i giovani parla in un altro modo». «Questi due mondi, dei giovani e degli anziani – ha concluso – sono in realtà la stessa cosa: sono i mondi delle esperienze e delle potenzialità che non vengono valorizzate».
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