"Salvaguardare la provincia di Brindisi. Serve battaglia comune"

BRINDISI. “Chi è che dice le bugie?”. Se lo chiede il consigliere regionale del Pdl Pietro Iurlaro dopo l’intervista rilasciata alle emittenti locali dal Ministro Patroni Griffi che, ancora una volta, nel giorno di pochi giorni, ha sbugiardato le  favole di alcuni politici in vena di scherzi. Ai danni dei cittadini.
“Premetto che è l’ultima volta che torno a commentare quanto dichiarato dal Ministro. Spero, però, che gli illustri esponenti del centro brindisino non tornino alla carica raccontando favole ai cittadini del territorio. L’opzione doppio capoluogo, checché ne dicano, non esisteva prima, non esiste oggi e non esisterà, purtroppo, neanche in futuro. Patroni Griffi, in tal senso, è stato chiaro. Auspico quindi che tutte le forze possano entrare in una nuova fase in cui, al di là degli interessi politici, si possa remare tutti insieme nell'interesse comune”.
Iurlaro chiede, insomma, un po’ di buon senso.

“Perdere tempo dietro ad opzioni fantascientifiche è servito solo a creare confusione. La battaglia per la salvaguardia della provincia di Brindisi e dello status di capoluogo dovrà ora essere concentrata nelle sedi opportune. In primis, quella del parlamento. Dove i nostri rappresentanti sono ora chiamati a fare il possibile, come hanno già più volte dichiarato, per tutelare gli interessi del territorio”.
Iurlaro lancia quindi un appello.

“Chiedo alle forze di centro di spingere verso i loro parlamentari, in primis il presidente Ferdinando Casini, per unirsi nella battaglia portata avanti dai deputati e dai  senatori brindisi che, in maniera bipartisan, hanno già dichiarato di voler frenare la soppressione della provincia. Anche se le forze centriste Messapiche non hanno rappresentanti del territorio in parlamento, sono certo che i maggiorenti di Udc e Noi Centro, con il presidente Ferrarese in prima fila, chiederanno agli esponenti nazionali un aiuto in tal senso”.

“Non sia mai – conclude Iurlaro – che i parlamentari brindisini si ritrovino osteggiati proprio dai rappresentanti nazionali di quei coordinatori e segretari provinciali che, oltre a raccontare favole, si sono da tempo auto-eletti, senza merito alcuno, tutori del territorio Messapico”.

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