Cassano: "Nuovo ospedale del Sud Barese, il centrosinistra rischia il ko"


BARI. "Apprezziamo da sempre le persone che sanno fare del sano umorismo una componente importante della propria esistenza, ma scegliere la sanità come tema di battute da dopolavoro appare quanto meno azzardato. Non sappiamo come si chiamerà il nuovo ospedale che dovrebbe sorgere tra Fasano e Monopoli e prendiamo per buona la denominazione in codice scelta dall'assessore Amati, probabilmente in quanto residente vip della zona, di H2.
Amati però – per usare parole sue – dovrebbe guardarsi da ben “altri inciampi sulla strada della salute”. Per il nuovo ospedale, a parte una delibera del Cipe e una serie di annunciazioni guarda caso giunte ad una settimana dalle primarie del centrosinistra, al momento non c'è altro. Mentre la strada della salute, tanto cara al nostro assessore, nell'area compresa tra il Sud Barese e il Nord Brindisino, è lastricata di ben altre trappole. La giunta di cui Amati è parte integrante, tramite il braccio armato delle Asl, per ora ha solo provveduto a distruggere gli ospedali di Fasano, Ostuni e Monopoli, con il “merito” di lasciare tra breve priva di qualsiasi presidio sanitario efficace una delle zone più popolose della Puglia e ad ampia vocazione turistica.
Conoscendo i “nostri” tempi di realizzazione di nuove strutture sanitarie, nei panni dei residenti della zona, e quindi di Amati, ci sarebbe poco da ridere.Una serie di esempi: 20 anni per il San Paolo di Bari; dieci per l'oncologico di Bari, tutt'ora in funzione a “scartamento ridotto”; dell'ospedale dell'Alta Murgia, dopo 15 anni di cantiere se ne sa ben poco. Nel frattempo, tra una battuta e l'altra sui social forum, si sono distrutti interi reparti e servizi tra Monopoli e Fasano.
A questo punto siamo convinti che i pugliesi avendo ben chiaro il fallimento totale della vendoliana politica delle annunciazioni, meglio se sotto elezioni, sapranno regolarsi di conseguenza. Noi avremmo mantenuto i servizi offerti dalle attuali strutture, in attesa della nuova. Qualcuno ha scelto strade della salute diverse. C'è poco, pochissimo da ridere".
A riferirlo in una nota il vice capogruppo Pdl, Massimo Cassano.

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